Scoperta ubriaca viene licenziata e dà in escandescenza, fino ad aggredire un poliziotto. Protagonista E. P., una 43enne slovacca, che da un mese lavorava 24 ore al giorno come badante nell’abitazione di una 76enne di Caravaggio ridotta a letto.
Fino al pomeriggio di giovedì 19 marzo, quando i parenti dell’anziana, arrivati a casa sua per una visita, hanno scoperto che la badante, tra una minestrina e un pannolone, aveva alzato un po’ il gomito con alcuni superalcolici che aveva acquistato il giorno prima.
Visibilmente ubriaca, ha iniziato a inveire contro i familiari della 76enne, che a suo dire le avevano promesso un contratto che non era ancora arrivato, e a lanciare in giro alcuni soprammobili.
I parenti dell’anziana l’hanno quindi invitata ad andarsene, aggiungendo che non avrebbe più lavorato per loro: parole che anno fatto imbufalire ancora di più la slovacca. Tanto da obbligare una pattuglia della polizia locale a intervenire sul posto.
Quando gli agenti sono arrivato in casa, però, la donna non ha placato la sua furia, e ha preso di mira in particolare uno di loro. "Non toccarmi altrimenti ti tiro una sberla", gli avrebbe detto. Una minaccia poi tramutata in fatti, con la donna che ha rifilato un ceffone all’agente, colpendolo sugli occhiali che portava e provocandogli una ferita alla tempia.
I colleghi dell’uomo sono quindi riusciti a bloccare la donna. Processata per direttissima, è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamenti e minacce.
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