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Misiani pd

Per gli anziani con casa ma pochi soldi ora è realtà il prestito ipotecario vitalizio

Il prestito ipotecario vitalizio è stato approvato definitivamente dalla commissione finanze del Senato. "Un'ottima notizia" commenta il parlamentare bergamasco del Pd Antonio Misiani firmatario (con Marco Causi) della proposta di legge. E sottolinea come il prestito ipotecario riguardi, potenzialmente, circa 150 mila famiglie bergamasche con over-60 proprietarie di abitazione.

Il prestito ipotecario vitalizio è stato approvato definitivamente dalla commissione finanze del Senato. "Un’ottima notizia" commenta il parlamentare bergamasco del Pd Antonio Misiani firmatario (con Marco Causi) della proposta di legge. E sottolinea come il prestito ipotecario riguardi, potenzialmente, circa 150 mila famiglie bergamasche con over-60 proprietarie di abitazione.

“La legge era molto attesa: essere riusciti a portarla a compimento è un motivo di grande soddisfazione, a maggior ragione trattandosi di una legge di iniziativa parlamentare. In Italia” – ricorda Misiani – molti anziani vivono sulla propria pelle un paradosso: sono proprietari delle case in cui vivono (in nove casi su dieci, un valore più elevato del dato medio), ma hanno un reddito basso (un quinto in meno della media, secondo l’Istat). Spesso talmente basso da non permettere loro di sostenere una spesa imprevista di 800 euro (47 per cento dei casi) o di fare una settimana di ferie (61 per cento). Rendere liquido parte del proprio patrimonio immobiliare può diventare quindi una necessità, che però si scontra con l’estrema difficoltà di accedere al credito bancario. L’unica possibilità diventa allora la cessione della nuda proprietà: si vende la casa, conservando il diritto di viverci in usufrutto gratuito fino alla morte".

Ma questa è "un’operazione con diversi limiti: si perde la proprietà dell’immobile e i parametri utilizzati per calcolare il valore della nuda proprietà penalizzano fortemente gli anziani più fragili con minore speranza di vita. Una valida alternativa potrebbe essere il prestito ipotecario vitalizio (PIV). Il PIV un finanziamento bancario a medio e lungo termine stipulato da un anziano proprietario di abitazione il cui rimborso (con capitalizzazione degli interessi) è a carico degli eredi. Il soggetto finanziato non perde la proprietà dell’immobile. Spetta agli eredi la scelta se estinguere il debito o vendere la casa".

Nato negli Stati Uniti nel 1961 (“reverse mortgage”), in molti paesi avanzati il PIV è una realtà consolidata e in crescita. Nel Regno Unito (dove si chiama “lifetime mortgage”) il prestito vitalizio ha completamente soppiantato la cessione della nuda proprietà. Nel 2014 sono stati stipulati oltre 21 mila contratti per un controvalore di 1,7 miliardi di euro, il 30 per cento in più rispetto all’anno precedente.

In Italia il PIV è stato introdotto nel 2005 con un decreto legge ma finora non è mai decollato a causa di una regolamentazione carente, dei costi fiscali elevati e della relativa complessità dello strumento. "Questo quadro – prosegue Misiani – è destinato a cambiare grazie alla legge approvata definitivamente il 19 marzo, un’iniziativa parlamentare che ha raccolto le proposte concordate dall’Abi e dalle associazioni dei consumatori con l’obiettivo di colmare le lacune della legislazione previgente e favorire anche in Italia la diffusione del prestito vitalizio. La nuova legge esplicita gli eventi che portano al rimborso del PIV (non solo la morte, ma anche il trasferimento della proprietà o atti che ne riducano il valore) e rafforza le garanzie per i soggetti finanziati (che possono optare per un rimborso graduale evitando la capitalizzazione degli interessi), gli eredi (sono stabilite regole chiare per l’estinzione del debito, il cui importo non può in ogni caso superare il valore di vendita dell’immobile), per i finanziatori (che decorsi 12 mesi possono mettere in vendita la casa) e per i terzi acquirenti (protetti dalle domande giudiziali). La soglia di accesso viene abbassata a 60 anni. Un regolamento del Ministero dello sviluppo economico definirà i dettagli attuativi della legge. Da oggi, insomma, le regole per sviluppare il prestito vitalizio ci sono. Ora spetta al sistema finanziario rispondere con maggiore efficacia ed equità alle esigenze di tante famiglie di anziani.”

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