Prima di domenica sarebbe stato difficile pensare che Seamen-Lions potesse essere la sfida tra le grandi deluse della prima settimana di IFL.
RECAP WEEK1 – Leoni sconfitti, un po’ a sorpresa, a domicilio dai Giants, capaci di prendere subito un buon vantaggio e poi, non senza patemi, di gestirlo. Seamen a Parma privi di John Dally ma convinti, dopo il trionfo del SB di Ferrara, di essersi tolti il “complesso” Panthers e quindi di poter “addomesticare” un team senza import. La partita di Collecchio però ha raccontato un’altra storia con i padroni di casa capaci di portarsi sul 17-0 a fine primo tempo, bucando ripetutamente la stessa defense che tanti problemi aveva creato nella sfida per il titolo. I Seamen hanno poi reagito, ed in questo senso bisogna fare i complimenti al giovane Cavallini autore di una buona prestazione, ma è sembrata essere la difesa, almeno in questa prima uscita, il vero problema dei campioni in carica.
LA PARTITA – I Seamen vorranno immediatamente riscattare il tonfo della prima giornata e l’arrivo a Milano di Jonathan Dally potrà dare sicuramente una mano. Il QB americano è stato infatti una delle ragioni, se non la ragione principale, per cui i Seamen hanno vinto il titolo 2014 e la sconfitta di Parma, nonostante la buona prestazione di Cavallini, ne è forse la conferma. Dally può cambiare il corso di una partita con una singola giocata e proprio per questo Sabato sarà importante avere il giusto apprccio per affrontare e contenere un QB, ed un attacco, con tante armi a disposizione. Binda, Di Tunisi Santagostino sono tutti giocatori di primo livello che la nostra D, incerta nelle prime fasi della sfida con i Giants, dovrà limitare fin dal primo gioco. Bell, che nella prima uscita ha mostrato anche ottime doti offensive (causa assenza JD), guiderà una difesa che con Parma ha terribilmente sofferto nonostante abbia mantenuto una identità, negli uomini e nella filosofia, simili alla scorsa stagione. Stupiscono infatti i 38 punti subiti, contro un avversario di livello ma senza americani e che aveva palesato enormi difficoltà nell’ affrontare la 3-5 dei Seamen che invece, in questa occasione, è stata totalmente inefficace. Resta la qualità assoluta degli uomini che compongono questo reparto e la certezza che, contro i Lions, difficilmente commetteranno gli stessi errori. Più difficile invece parlare della offense bergamasca, capace di muovere la catena e mettere punti con buona regolarità nel primo tempo di Domenica per poi far registrare uno zero sullo score del secondo. L’ aspetto positivo è che la no huddle offense di Coach Vecchi, almeno fino alla redzone, ha funzionato abbastanza bene.. semplicemente, nel secondo tempo, Mohler e compagni non sono stati capaci di concretizzare le numerose occasioni avute per riaprire la partia. E’ evidente come, nei pressi della endzone, l’ esecuzione diventi fondamentale, visto lo spazio ”ridotto” in cui si svolgono le operazioni, ed allora è lecito aspettarsi, con una settimana in più di lavoro, meccanismi oliati e forse anche un po’ più di convinzione. Il QB californiano, infatti, ha dimostrato di essere il leader che questa squadra cercava ma solo col passare delle settimane potrà trovare il giusto timing con tutti i WR. Matteo Furghieri ha brillato, confermando di essere pronto per un stagione da assoluto protagonista e la sfida con i Seamen, in questo senso, sarà un’ulteriore occasione per il giovane RB di dimostrare il suo valore e quello di una OL indispensabile per macinare yard… Ma per uscire con una vittoria dal Vigorelli sarà tassativo ritrovare la vera difesa di Coach Marossi.. da sempre punto di forza dei nostri Leoni.. impensabile concedere a Milano quanto permesso nel primo quarto e mezzo ai Giants! La sfida con i marinai, vista anche la netta sconfitta della scorsa stagione (27-0, sotto gli HL), rappresenta un importante banco di prova.. Una sconfitta non pregiudicherebbe la corsa ai PO (ricordiamo che vanno 4 squadre per girone alla postseason) ma sancirebbe, forse, un momentaneo ridimensionamento delle ambizioni orobiche che volevano i Leoni pronti a competere per il titolo italiano. Se da un lato infatti non è in discussione il valore dei giocatori, che hanno già dimostrato di poter competere ad altro livello, potrebbero essere le differenti aspettative (e pressioni) di questa stagione a “rallentare” lo sviluppo delgruppo.
I Lions devono dimostrare non solo di avere talento, ma anche la testa per poter finalmente battere una delle Top3: a Milano la seconda occasione, per vincere ed aprire una seconda falla sulla nave dei marinai.
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