Chi guadagna coi giovani cresciuti nel proprio settore giovanile? Di certo non l’Italia e non la Serie A, tenute a galla solo da Genoa e Atalanta nella speciale classifica stilata da CIES Football Observatory che ha rimarcato, una volta di più, come il calcio nostrano faccia sempre più fatica a puntare sui giovani. L’Atalanta, che pur vede peggiorare la sua classifca (dal nono posto è infatti passata al diciassettesimo), è una piacevole conferma nella top-twenty dei cinque maggiori campionati continentali che vede assieme ai nerazzurri a rappresentare l’Italia solo il Genoa.
Lontani anni luce il calcio francese, quello inglese, quello spagnolo e quello tedesco, che svettano nettamente nelle parti altissime della speciale graduatoria: il Southampton, primo, negli ultimi tre anni ha incassato la bellezza di 90 milioni di euro con le cessioni di Chambers, Lallana e Shaw, mentre le casse del Lille sono state riempite con le partenze di Bruno, Debuchy, Digne, Hazard e Origi per un totale di 76 milioni di euro. Terza, con 62,2 milioni di euro incassati, la Real Sociedad che dal luglio del 2012 ad oggi ha visto partire due soli giovani cresciuti nella sua spettacolare cantera, Griezmann e Illarramendi.
L’Italia, come detto, guarda gli altri quattro campionati col binocolo: il Genoa, quindicesimo, negli ultimi tre anni ha messo fieno in cascina per un totole di 24,5 milioni di euro grazie alle vendite di Sturaro, Boakye, Cofie, El Shaarawy e Lazarevic, precedendo di due posizioni l’Atalanta che con le uscite di Colombi, Bonaventura, Consigli, Olausson e Gabbiadini ha incassati 23,6 milioni di euro.
Ecco la speciale classifica di CIES Football Observatory
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