“Usiamo gli ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà o sarà sciopero. Tenaris Dalmine non può non confermare in particolare i contratti dei 130 apprendisti, giovani sui quali la società ha investito in formazione e che rappresentano il futuro dell’azienda”.
All’annuncio di Tenaris Dalmine di avviare una riduzione del personale con 406 esuberi a seguito del calo degli ordini, dovuti alla prolungata crisi del petrolio (leggi), le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno risposto ad un’unica voce anche dopo le partecipate assemblee dei lavoratori che si sono svolte nel pomeriggio di mercoledì 25 febbraio.
“È vero, come afferma Tenaris Dalmine, che a seguito della grave crisi del petrolio c’è stata una drastica riduzione degli ordini che non sembra rallentarsi – afferma Eugenio Borella, segretario della Fiom Cgil Bergamo -. Anzi, secondo Tenaris Dalmine, anche se dovesse ripartire il mercato non ci sarebbero più le condizioni per confermare questo personale. Per noi però ci sono tutte le condizioni perché si possa intervenire. Innanzitutto confermando i contratti degli apprendisti, giovani che sono stati formati e che rappresentano il futuro dell’azienda. Poi ci sono gli ammortizzatori sociali e i contratti di solidarietà, oltre a pensare di accompagnare con una buona uscita chi è in dirittura di arrivo alla pensione”.
Uno spiraglio alla collaborazione con l’azienda a tempo.
“Se non ci saranno risposte entro breve alle nostre richieste che riteniamo ragionevoli, abbiamo minacciato di stracciare l’accordo sulla flessibilità firmato lo scorso luglio e proclameremo lo sciopero di 8 ore probabilmente per la giornata del 10 marzo oltre allo sciopero degli straordinari” aggiunge Borella.
Gli esuberi previsti interessano 406 dipendenti: 222 operai e 184 impiegati. Dei 222 operai, trenta sono interinali, una settantina sarebbero da accompagnare alla pensione e 120 apprendisti che rischiano di non vedersi confermare il contratto. Per i 184 impiegati ci sarebbe la possibilità di accompagnamento alla pensione solo per una trentina di dipendenti.
“Le crisi vanno e vengono, anche con la crisi Tenaris Dalmine ha chiuso con un utile – afferma Emanuele Fantini della Fim-Cisl -. Secondo noi ci sono tutte le condizioni per poter utilizzare gli ammortizzatori sociali. Ci sono dipendenti che si possono accompagnare alla pensione, si possono utilizzare i contratti di solidarietà, ma soprattutto non si può pensare di incidere sugli apprendisti: giovani sui quali ha investito in formazione: una risorsa importante per Tenarsi. Perderli sarebbe un’assurdità”.
Sulla stessa linea anche il bergamasco Mirco Rota, segretario regionale della Fiom-Cgil: "Ci sono gli ammortizzatori sociali, i contratti di solidarietà, ma soprattutto si utilizzino tutte le forme per salvaguardare i contratti degli apprentisti: giovani formati e che sono il futuro del settore".
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