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Economia

Aziende bergamasche con Anie Confindustria alla conquista di Dubai

Gewiss Spa di Cenate Sotto, Italian Cable Company di Bolgare, Lovato Electric Spa di Gorle, Marlanvil Spa di Ciserano e Omac Italy di Chiuduno parteciperanno alla manifestazione fieristica Middel East Electricity dal 2 al 4 marzo a Dubai, negli Emirati Arabi.

Ci sono anche cinque imprese bergamasche alla fiera Middle East Electricity di Dubai: Gewiss Spa di Cenate Sotto, Italian Cable Company di Bolgare, Lovato Electric Spa di Gorle, Marlanvil Spa di Ciserano e Omac Italy di Chiuduno.

Ice-Agenzia e Anie Confindustria coordinano anche quest’anno una numerosa collettiva di ben 65 aziende espositrici all’edizione 2015 della Middle East Electricity, in programma dal 2 al 4 marzo presso il Dubai International Exhibition & Convention Centre.

La manifestazione fieristica costituisce una vetrina privilegiata per le aziende italiane delle tecnologie, che rappresentano l’eccellenza italiana dei comparti dell’Elettrotecnica ed Elettronica.

Dalle tecnologie di Produzione, Trasmissione e Distribuzione Energia alle Rinnovabili, dall’Illuminazione all’Automazione industriale, dai Cavi ai Componenti e Sistemi per impianti, le imprese italiane cercheranno così di intercettare la significativa e crescente richiesta di tecnologia presente negli Emirati Arabi Uniti, anche alla luce della recente assegnazione all’Emirato di Dubai dell’Expo 2020.

La partecipazione fieristica anche quest’anno vede l’Ufficio ICE di Dubai, insieme ad ANIE Confindustria, al coordinamento del Padiglione italiano. Distribuita su un’area espositiva di oltre 1000 metri qaudrati, con un incremento del 10% di metri quadrati rispetto alla precedente edizione, la Collettiva italiana è la più estesa per dimensioni tra i 23 Padiglioni nazionali presenti, configurandosi come un luogo importante in cui dare adeguata visibilità alle tecnologie del ‘made in Italy’ più innovative.

Con un saldo della bilancia commerciale in attivo di oltre 4 Miliardi di Euro, le esportazioni italiane verso gli Emirati Arabi Uniti (EAU) nel 2013 hanno superato i 5,4 Miliardi di Euro e secondo i preconsuntivi attualmente disponibili anche nel 2014 il trend dovrebbe confermarsi stabile.

L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, Metallurgia ed Elettrotecnica ed Elettronica, che rappresentano una quota complessiva sul totale del 45%.

La presenza imprenditoriale italiana negli Emirati Arabi Uniti è altamente qualificata ed è rappresentata da oltre 300 società. Molte di queste società dispongono di una propria filiale (unità produttiva o branch office) e altre operano tramite agenti locali. Il totale delle esportazioni di Elettrotecnica ed Elettronica italiane verso gli EAU, secondo i dati preconsuntivi 2014, è stato di 505,2 Milioni di Euro, ascrivibile per il 65% all’Elettrotecnica e per il 35% all’Elettronica.

Nel dettaglio, i comparti dell’Elettrotecnica italiana che hanno generato più esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti nel 2014 sono stati la Produzione, Trasmissione e Distribuzione di Energia (129,2 milioni di euro), i Cavi (64,5 milioni di euro), gli Apparecchi Domestici e Professionali (59,8 milioni di euro), e l’Illuminazione (39,6 milioni di euro). Per quanto riguarda l’industria Elettronica, a risultare prevalenti nel 2014 sono state le vendite dall’Italia verso gli Emirati Arabi Uniti di tecnologie per l’Automazione (103,7 milioni di Euro), di ICT (64,8 milioni di Euro) e Componenti Elettronici (4,8 milioni). Opportunità di sviluppo per le imprese italiane La nuova politica energetica degli EAU mira alla ridefinizione del mix di generazione in un’ottica più sostenibile.

Negli ultimi anni il forte sviluppo economico del Paese e il conseguente aumento della popolazione ha dato impulso a una crescente domanda di energia elettrica (a un tasso superiore al 5% medio annuo): si prevede quindi che nei prossimi cinque anni sarà necessario il raddoppio della capacità installata. Dubai ha dunque recentemente annunciato l’intenzione di investire circa 12 miliardi di Euro entro il 2030 per ridurre del 30% i consumi energetici; allo stesso tempo, programmi come la Vision 2021 e la successiva Strategia d’Energia Integrata 2030 hanno allora dato impulso alle energie rinnovabili nel Paese.

Recentemente le Autorità di Dubai hanno promosso una campagna volta a favorire il collegamento degli impianti fotovoltaici negli edifici alla rete elettrica, azione che si colloca all’interno della più ampia progettualità prevista dalla Dubai Smart City Initiative. Il progetto si fonda su tre capisaldi: connessione degli impianti solari ad abitazioni ed edifici; lo sviluppo di smart meters in ambito residenziale; l’implementazione di un sistema capillare di ricarica dei veicoli elettrici.

Nell’ambito degli EAU, medesimo intento di diversificare il mix energetico entro il 2020 e di divenire un hub riconosciuto per lo sviluppo delle energie non tradizionali anima anche la città di Abu Dhabi, che prevede di raggiungere il 7% del totale dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. In questa cornice si collocano gli investimenti avviati per circa 15 miliardi di Dollari all’interno dell’innovativo progetto per la costruzione di Masdar City, che si propone di essere un esperimento di progettazione urbana sostenibile e a limitato impatto ambientale e che si prevede sarà completata nel 2025. Altro driver di sviluppo della presenza italiana negli Emirati Arabi è senz’altro costituito dai trasporti ferroviari ed elettrificati.

Un progetto significativo nel settore ferroviario, di valore superiore a 100 Miliardi di dollari, sta impegnando i sei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC – Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar), per un totale di quasi 4.000 km di linee ferroviarie, che dovrebbero essere operative già dal 2017. A metà 2013 gli EAU hanno dato impulso alla seconda fase del piano di sviluppo della rete, annunciando la costruzione di una linea ferroviaria che collegherà Khalifa – il nuovo porto di Abu Dhabi – con il porto di Dubai Jebel Ali, raggiungendo poi l’oasi interna di al-Ain e toccando infine i confini con l’Arabia Saudita.

La terza fase del progetto appare ancor più ambiziosa con la realizzazione di un collegamento fra l’Emirato di Fujairah, caratterizzato da un territorio montuoso, e l’Oman. I 1.200 Km di linee previste dovrebbero essere realizzate entro il 2018. Le opportunità di sviluppo per le imprese dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica non possono poi prescindere dagli investimenti previsti nel settore delle Costruzioni in vista di Expo 2020: nel complesso i fondi stanziati ammontano a 6,9 miliardi di Dollari (oltre 5 miliardi di Euro) da destinare al potenziamento delle infrastrutture funzionali allo svolgimento dell’evento, ma anche alla realizzazione del sito che ospiterà la manifestazione. Il progetto avrà un prevalente carattere improntato alla sostenibilità ambientale (anche nella progettazione dell’area espositiva), con l’obiettivo di soddisfare almeno la metà dei consumi energetici nell’area espositiva mediante fonti rinnovabili e impiegare in fase di costruzione materiali riciclati.

I più recenti progetti prevedono la realizzazione nell’area di Jebel Ali di un sito espositivo esteso per oltre 400 ettari e comprensivo di infrastrutture residenziali, di ospitalità e logistiche. Secondo recenti stime in previsione dell’evento l’offerta alberghiera del Paese – che è già fra le più alte dell’area – dovrà raddoppiare rendendosi necessari oltre 7 miliardi di Dollari di investimenti per un totale di oltre 80.000 nuove stanze d’albergo. La pubblicazione dei primi bandi di gara per la realizzazione delle infrastrutture necessarie all’evento sono previsti nel corso del 2015.

“Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un mercato ad alto potenziale nella regione del Golfo. – ha dichiarato Andrea Maspero, Vice Presidente ANIE per l’Internazionalizzazione. – In un’ottica di crescente diversificazione economica le strategie delle autorità locali mirano a consolidare il ruolo degli Emirati come polo logistico, commerciale e finanziario. In controtendenza rispetto allo scenario economico globale, nell’ultimo quinquennio le esportazioni italiane di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche verso il mercato degli Emirati sono cresciute a un tasso medio annuo superiore al 5%. In questo contesto – ha proseguito il Vice Presidente Maspero – significative opportunità per le imprese italiane si aprono anche in vista dell’ampio piano di investimenti infrastrutturali avviato in previsione dell’EXPO che si terrà a Dubai nel 2020. In questa cornice di elevata progettualità, ANIE supporta con forza anche quest’anno la partecipazione delle aziende italiane alla Middle East Electricity, principale evento fieristico della regione. In occasione dell’iniziativa, che vedrà la presenza nella collettiva italiana di oltre 60 imprese, si consolida altresì l’importante collaborazione avviata da alcuni anni con ICE Dubai a sostegno delle azioni di internazionalizzazione delle imprese del settore nell’area. L’area espositiva con oltre 1.000 mq ha raggiunto quest’anno un nuovo record – ha concluso il Vice Presidente Maspero – La partecipazione alla Middle East Electricity rappresenta certamente un’importante vetrina per le imprese italiane fornitrici di tecnologie che esprimono una consolidata eccellenza tecnologica e un’alta capacità innovativa in risposta alle sfide del mercato”.

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