Riunione d’urgenza in via Tasso tra amministratori e tecnici per verificare la procedura necessaria a portare a termine la variante di Zogno.
I dubbi sull’assegnazione dei lavori da 23,8 milioni di euro sono emersi nei giorni scorsi: è possibile procedere con un affidamento diretto o è necessaria una nuova gara di appalto? Le due strade sono molto diverse, soprattutto nelle tempistiche. Nel primo caso si potrebbe riaprire il cantiere entro pochi mesi, prima dell’estate, e concludere l’opera nel 2017 come promesso dall’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte. La seconda ipotesi invece impone tempi molto più lunghi: la gara di appalto deve essere, studiata, pubblicata e aggiudicata. Senza dimenticare la variabile di eventuali ricorsi che in casi come questi sono una costante.
Pasquale Gandolfi, consigliere provinciale delegato alla Viabilità, incontrerà i dirigenti per capire come dovrà muoversi la Provincia. Negli ultimi giorni sono state fatte valutazioni anche dall’ufficio legale, per trovare una soluzione giuridicamente inattaccabile.
Il presidente Matteo Rossi è fiducioso anche se non nasconde l’amarezza di dover affrontare ogni giorno del suo mandato difficoltà che sembrano insormontabili. “Stiamo provando a risolvere tanti problemi che ci sono sul tavolo – spiega -. Ogni giorno purtroppo ce n’è una. Noi non ci arrendiamo e vogliamo dare risposte ai cittadini bergamaschi. Allo stesso tempo saremo molto chiari rispetti ai “perché” ci troviamo in queste situazioni e alle responsabilità politiche”.
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