Giovedì 19 febbraio alle 9 la cooperativa sociale che gestisce il centro di aggregazione di Gorle ha lasciato gli spazi concludendo, almeno per il momento la querelle in materia. Anche se è stato annunciato da parte loro un nuovo ricorso.
Sono solamente gli ultimi sviluppi di una vicenda che sta proseguendo ormai da tempo, infiammando il dibattito politico tra le parti, ma anche tra maggioranza e minoranza. Il Comune aveva ordinato lo sgombero del centro di aggregazione perché assegnato senza regolare bando dall’ex sindaco Marco Filisetti.
Dopo la delibera che ordinava lo sgombero, i lavoratori si sono opposti facendo anche ricorso al tribunale, mentre si è chiusa con una querela per minacce di morte al sindaco Giovanni Testa la battaglia legale tra il Comune e la cooperativa sociale che ha in gestione il bar pizzeria “Lo Squalo” nel centro sportivo comunale. A pronunciare le minacce, che il primo cittadino ha denunciato ai Carabinieri, sarebbe stato un dipendente del centro destinato a rimanere senza lavoro e che si sarebbe introdotto nel suo ufficio.
Nonostante le polemiche la volontà di Testa è stata quella di proseguire con lo sgombero: il Comune ha cambiato la serratura della struttura che, dal canto suo, ha annunciato un nuovo ricorso.
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