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Atalanta

Calcioscommesse, Marino: “A Cola e Zamagna tutta la nostra fiducia”

Il direttore generale dell'Atalanta Pierpaolo Marino interviene sul caso calcioscommesse. Il tecnico dell'Atalanta Stefano Colantuono e il direttore sportivo Gabriele Zamagna sono indagati nella maxi inchiesta di Cremona: "Ma hanno tutta la fiducia della società".

Il direttore generale dell’Atalanta Pierpaolo Marino interviene sul caso calcioscommesse. Il tecnico dell’Atalanta Stefano Colantuono e il direttore sportivo Gabriele Zamagna sono indagati nella maxi inchiesta di Cremona: “Ma siamo di fronte a persone e professionisti ai quali va la stima, la fiducia e la massima solidarietà della società – ha spiegato il dg in conferenza stampa, a Zingonia -. Ricordo a tutti che il termine indagato non vuol dire condannato. Abbiamo parlato con Stefano e Gabriele che ci hanno confermato la loro completa innocenza. Giusto che non parlino di questa cosa, come consigliato dai loro legali, la giustizia farà il suo corso. Sperano solo di poter dimostrare la loro innocenza al più presto. Colantuono appena riceverà l’avviso andrà a Cremona per dire la sua. Cosa penso io? Che sia tutto frutto di un colossale equivoco. Non mettete il mister e Zamagna nel tritacarne, non se lo meritano. Colantuono dal punto di vista umano è molto toccato: a chi piace essere sbattuto in prima pagina come un mostro? Ma ha gli attributi e ne uscirà. Ora tocca alla squadra reagire sul campo".

Si parla di possibili nuove penalizzazioni per i nerazzurri. Marino è però tranquillo e sereno: "Sulla problematica del calcioscommesse l’Atalanta ha pagato già tutto – ha commentato il dg campano -, per questo non condivido le preoccupazioni che si sentono in giro, noi siamo convinti che questa vicenda non porterà ulteriori danni a una società che ha già pagato tutto. Oggi la giustizia sportiva si sta muovendo in modo totalmente differente rispetto al 2012, quando noi siamo stati condannati: ci sono solo pene leggere e archiviazioni".

In casa Atalanta non si sta vivendo uno dei periodi più felici: "Non è un momento facile per la squadra perché queste notizie da Cremona e la chiusura dello stadio per un periodo così lungo stanno portando dei grattacapi che non avevamo messo in conto a inizio anno ma che accettiamo, perché così dobbiamo fare. Lo spogliatoio – ha continuato Marino – ha sempre dimostrato di saper reagire e io oggi sono qua per dare un segnale forte a tutto l’ambiente".

Marino ha poi voluto alzare la voce sulla partita di domenica scorsa quando, a suo parere, l’Atalanta è stata danneggiata con un gol in netto fuorigioco allo scadere: "La sconfitta di Firenze ci brucia tantissimo – ha commentato – perché prendere un gol irregolare al 90′ fa male, ancor di più dopo una partita ben giocata qual è stata quella del Franchi. Non abbiamo detto niente perché l’Atalanta non ama fare del vittimismo. Eravamo convinti che i media avrebbero alzato il polverone al posto nostro, invece no, si è solo parlato di un ‘fuorigioco leggero’ che non sta né in cielo, né in terra: l’offside o c’è, o non c’è. In questo caso c’è ed è chiarissimo. Chiediamo solo obiettività su fatti che sono sotto gli occhi di tutti. Il nostro cammino è comunque più che buono: se la strada continuerà a essere ancora questa, alla fine del campionato sarà salvezza con 40 punti abbondanti".

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