"Sei un venduto, vattene da Bergamo". Non è stata delle migliori l’accoglienza per Andrea Masiello al suo ritorno al Comunale.
Il giocatore di Viareggio, che ha finito di scontare la squalifica di due anni e cinque mesi per il suo coinvolgimento nella scandalo calcioscommesse, contro il Cagliari è tornato tra i convocati nell’Atalanta di Stefano Colantuono 1113 giorni dopo la sua ultima partita in nerazzurro, persa contro la Lazio per due a zero.
Il giocatore, che durante la squalifica è sempre rimasto sotto contratto e stipendiato dalla società di Percassi, nei giorni scorsi aveva ripreso ad allenarsi con la squadra a Zingonia. Il tecnico ha così deciso di fargli tornare a respirare l’aria di una partita dopo tanto tempo.
Prima di accomodarsi in panchina, è stato accolto da un coro di incoraggiamento da parte del pubblico. Quando però, nel secondo tempo, è andato a scaldarsi insieme ai compagni nello spazio di campo tra il terreno di gioco e la Curva Nord, il copione non è stato lo stesso.
Un gruppo di tifosi, infatti, si è arrampicato sulla vetrata che separa il pubblico dai giocatori e ha iniziato a insultarlo. "Vattene da Bergamo, sei un venduto", questo il tono degli slogan scanditi dai sostenitori nerazzurri in Curva. Cori insistenti, ai quali il giocatore non ha replicato, che hanno richiesto l’intervento di uno steward per calmare i contestatori.
Un malcontento che il giocatore, rimasto poi in panca contro il Cagliari, proverà a sanare con l’impegno sul campo nelle prossime partite.
"L’ho trovato benissimo dal punto di vista fisico – ha detto Colantuono in sala stampa – . Le sue qualità le conosciamo, se torna quello di tre anni fa è indubbiamente uno dei titolari e può darci una grossa mano nella corsa salvezza".
Ma non solo terreno di gioco, perchè Masiello proseguirà il cammino di recupero sociale iniziato due anni fa a casa sua, a Viareggio, dove aveva già aiutato una comunità locale. Andrà a Sorisole una volta alla settimana, poi il suo impegno potrebbe intensificarsi. All’inizio presterà la sua opera all’interno della comunità don Milani gestita da don Fausto Resmini, poi potrebbe dare una mano anche in strada. Tra le attività a cui potrebbe partecipare c’è il servizio mensa, che ogni giorno distribuisce pasti caldi ai clochard nella zona della stazione di Bergamo.
Nel frattempo la curatela fallimentare dell’As Bari sta valutando l’eventualità di presentare ricorso nei confronti del giocatore per chiedere un risarcimento danni dopo le sue ammissioni in Tribunale e la ratifica del patteggiamento.
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