Mamma si improvvisa investigatrice e fa arrestare pusher che cede acidi a minori. La donna, residente in paese dell’Isola Bergamasca, ha iniziato a indagare lo scorso dicembre dopo aver notato l’atteggiamento del figlio, di 17 anni, e dal suo rendimento scolastico sempre più in calo. Ha così pensato di controllare il suo telefono cellulare, e attraverso alcune chat di WhatsApp e Messenger ha scoperto cosa c’era dietro il comportamento del 17enne.
Un uomo G.L.L., un 45enne italiano residente a Bresso con un figlio e una compagna, aveva avviato una conversazione con quattro ragazzi bergamaschi dell’Isola, di cui tre minorenni, con messaggi piuttosto espliciti per invitarli a consumare le proprie pasticche di ecstasy e a volte anche cocaina.
"Stasera facciamo delirio e ci sarà anche una gran nevicata", "Mi sono arrivate delle nuove cale": questo il contenuto di alcuni messaggi tra l’uomo e i ragazzini. Da quanto è emerso dalle conversazioni, il ritrovo in cui il pusher cedeva la sostanza ai minori era una nota discoteca di Osio Sopra, molto frequentatta da ragazzi tra i 15 e i 20 anni.
Non è invece ancora stato chiarito se il milanese vendesse la droga oppure la regalasse: c’è infatti il sospetto che potesse avere anche interessi sessuali nei confronti di alcuni minori, come si potrebbe intuire da altri messaggi "Scusa se ieri sera ti ho toccato il pancino…".
Dopo settimane di intercettazioni, sabato sono scattati gli arresti. Dopo un lungo inseguimento, l’uomo è stato fermato dai carabinieri di Sesto San Giovanni a Capriate, ed è stato trovato in possesso di otto pasticche di ecstasy e di circa un grammo di cocaina.
"Sono per uso personale", ha provato a giustificarsi prima di finire agli arresti domiciliari in attesa dell’interrogatorio di convalida che si svolgerà martedì.
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