“Stop all’aumento delle tariffe Trenord!”: la richiesta, chiara e perentoria, arriva dalla rete. Sfruttando lo strumento di change.org, due giovani pendolari bergamasche, Sofia Baido e Cristina Santini, nella giornata di venerdì 30 gennaio hanno lanciato una petizione per chiedere alla società che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia di non applicare l’aumento del 4% delle tariffe a partire da domenica 1 febbraio.
“Le tariffe Trenord saranno le seguenti – informano le due ragazze – biglietto km 50,1- 60 passerà da 5,30 a 5,50€, Io Viaggio mensile da 103 a 107€, Io Viaggio trimestrale da 295 a 308€. Tutto ciò non è una novità. Tra il 2005 e il 2011 le tariffe sono aumentate del 41,3% nonostante l’Italia nel 2012 si trovasse alla 12esima posizione della classifica European Railway Performance Index che si basa su tre variabili: intensità d’uso, qualità del servizio e sicurezza”.
In poche ore la petizione ha raccolto quasi 300 firme: l’obiettivo delle 500 non è lontano e, al raggiungimento dello stesso, verrà inviata all’assessore regionale dei Trasporti Alessandro Sorte e al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni.
A supporto della propria richiesta, le due pendolari bergamasche hanno allegato alcune testimonianze significative raccolte nelle ultime settimane di viaggio: dai treni cancellati senza preavviso ai ritardi, dai disservizi alle condizioni disagiate sulle carrozze, “e si potrebbe andare avanti all’infinito”.
“Ritardi, guasti agli impianti, treni obsoleti e puzzolenti, vagoni freddi o chiusi, il servizio non vale quel che costa. Per questo motivo chiediamo che i tagli non si ripercuotano sugli utenti e che vengano annullati immediatamente gli aumenti delle tariffe”.
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