• Abbonati
La curiosità

Da Paolucci a Eto’o: è il nuovo mercato di riparazione di Osti

L'ex ds atalantino, oggi alla Sampdoria, ha appena messo a segno il colpo di gennaio riportando in Italia Samuel Eto'o. E sembrano lontanissimi i tempi in cui, nel mercato di riparazione, arrivarono a Bergamo nomi "del calibro" di Amoruso, Fissore, Paolucci, Parravicini, Volpi, Plasmati e Zanetti.

Samuel Eto’o può ormai essere considerato a tutti gli effetti un nuovo giocatore della Sampdoria. Senza dubbio un colpo da novanta quello servito da patron Massimo Ferrero, che nella trattativa si è ovviamente servito anche del grande lavoro svolto dal ds blucerchiato Carlo Osti, in passato già dirigente dell’Atalanta dal maggio del 2006 al giugno del 2010, quando l’avvento di Antonio Percassi lo portò al licenziamento assieme a quasi tutto il resto della dirigenza dell’era-Ruggeri.

Con Eto’o il club doriano accende così l’entusiasmo dei tifosi doriani, che con l’ex Inter (uno degli uomini simbolo della truppa di Mourinho che nel 2010 conquistò lo storico triplete) nel girone di ritorno potrà giocarsi senza timori le sue carte nella corsa a un posto in Champions League. Osti, dunque, ha centrato il suo grande obiettuivo di gennaio, rinforzando notevolmente il parco attaccanti messo a disposizione di Sinisa Mihajlovic. E sembrano lontani anni luce i tempi in cui il direttore sportivo di Vittorio Veneto portava a Bergamo – sempre nel mercato di riparazione – giocatori che poi sarebbero rimasti nella storia dell’Atalanta non tanto per quanto fatto vedere in campo, ma più che altro per aver scaldato la panchina senza mai lasciare il segno nel rettangolo di gioco (salvo alcuni rarissimi casi). Come non ricordare Riccardo Fissore (2 presenze e 0 gol nel 2008), Michele Paolucci (8 partite e 0 gol, sempre nel 2008), Francesco Parravicini (9 presenze e 0 gol nel 2009), Sergio Volpi (5 presenze e 0 gol nel 2010, l’anno della retrocessione), Paolo Zanetti (2 spezzoni di partita e 0 gol nel 2009), Nicola Amoruso (15 partite e 1 gol nel 2010) e Gianvito Plasmati (12 presenze e 3 gol nel 2009, uno dei pochi che i tifosi ricordano con affetto).

Una serie di affari molto poco riusciti che sotto le Mura venete non sono mai rimasti più di sei mesi, eccezion fatta per Nick Amoruso che sfruttò fino all’ultimo l’anno e mezzo di contratto firmato nel gennaio del 2010 e restò a Bergamo anche nella stagione successiva, quella del ritorno in A, senza mai scendere in campo: la nuova società, infatti, non lo inserì nemmeno nella lista consegnata alla Lega di Serie B.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Daniele Baselli, classe 1992
Calciomercato
Baselli parte o resta? Il regista bresciano è finito sul mercato
Marco Sportiello, classe 1992
Da zingonia
Dea, nuovo contratto per Marco Sportiello: blindato fino al 2019
Michela Moioli festeggia con Luca Matteotti
Snowboard cross
Splendida Moioli: è medaglia di bronzo ai Mondiali in Austria
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI