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In consiglio

Saita protesta in Regione sulla libertà religiosa “Io sono Asia Bibi”

Originale protesta di Silvana Saita in consiglio regionale: l'esponente della Lega Nord ha mostrato un cartello con la scritta “Sono Asia Bibi” per ribadire la libertà anche di professare la religione cristiana, ricollegandosi alla discussione su moschee e convegno anti-gay in Regione.

La seduta del Consiglio regionale di martedì 13 gennaio si è aperta con l’inno francese e un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attacchi terroristici che per tre giorni hanno messo in ginocchio la Francia: il tutto alla presenza del console generale francese Olivier Brochet.

Libertà la parola d’ordine: di stampa, d’espressione e di religione. Con una “dimenticanza”, però, secondo la bergamasca Silvana Santisi Saita, consigliere regionale della Lega Nord, che ha integrato il suo intervento in merito allo svolgimento del convegno anti-gay previsto per sabato al Pirellone (e per il quale la Regione ha confermato il patrocinio di Expo) con una protesta riconducibile alla discussione riguardo la libertà d’opinione.

In una seduta nella quale sono stati declinati tutta una serie di ‘Io sono…’, in memoria delle vittime di Charlie Hebdo, si sono dimenticati di ‘Io sono cristiano’. Si è fatta l’apoteosi della libertà ma la libertà di organizzare un convegno sulla famiglia non sembra esserci. Tutti si sono professati a favore della libertà religiosa ma durante la discussione sulle moschee nessuno si è ricordato dei cristiani uccisi. Ho deciso di farlo io, con il cartello ‘Sono Asia Bibi’, donna pakistana madre di quattro figli che sarà impiccata perchè cristiana”.

Una posizione che Saita ha ribadito anche sulla propria pagina Facebook, dove si è ricollegata nuovamente ai fatti di Parigi: “Premetto: Io ho orrore per chi uccide e grande pietà umana per chi viene assassinato. Ma la grande e imponente mobilitazione per la libertà mi ha fatto riflettere: quale libertà? Solo quella della satira che può innalzarsi a dogma su qualsiasi aspetto umano? Quando la stessa satira ha vilipeso la nostra religione, la Trinità, Papa Benedetto VI ecc ..chi si è turbato e ha reagito? Quando i signori che accogliamo hanno buttato dalla finestra i nostri crocifissi chi si è ribellato? La libertà non è licenza di scrivere. La libertà si coniuga con la vita e i suoi valori. Tutti ci invitano al dialogo con quel buonismo che ci sta portando all’invasione che non produce libertà. Noi ‘cialtroni’ sappiamo che non si uccide in nome di un Dio, ma in molti Paesi uccidono i cristiani perché cristiani e si contano già 4.400 martiri assassinati e il mondo tace! Allora grido con forza: io sono ASIA BIBI madre di 4 figli che sarà impiccata in Pakistan perché cristiana. Se ci mobilitiamo forse possiamo salvarla!”.

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