Salvini può ispirare poesia. La conferma arriva da un nostro lettore, Fabrizio Cabrelli, che scrive: "Sono stato all’estero e non mi sono perso l’occasione di fare considerazioni sulle uscite di Salvini a proposito del presepe (si riferisce alla polemica alla scuola della Celadina, ndr): questo il mio pensiero". Pubblichiamo la sua ironica poesia.
“Il Presepe Padano”
Me l’ha detto la Befana
e anche Babbo Natale
Sotto l’alberto quest’anno grandi novità!
Tra regali e dolcetti
In mezzo a splendidi pacchetti
Un presepe tutto nuovo
queste feste arriverà.
Con la felpa colorata
Sulla pancia un po’ tirata
Con la barba padana,
c’è Salvini in città.
Rit. Viva viva il presepe,
il presepe padano,
che il bambino mussulmano
lo “sciopone” gli verrà.
Ma che bello il presepe,
il suo messaggio cristiano,
“Torna a casa mussulmano
o il leghista arriverà”.
Con il Trota a fare l’asino
E l’Umberto il bue
Il bambino nella culla
al calduccio starà.
Un peccato che sia nato
In fondo a destra, il “Palestina”,
ma certamente nelle vene sangue celtico avrà.
Dopo arrivano i Re Magi
Gaspy e Melchy sul cammello,
Baldassarre “l’era u’ niger e l’ho madat a ca”.
Rit. Viva viva il presepe,
il presepe padano,
che il bambino mussulmano
lo “sciopone” gli verrà.
Ma che bello il presepe,
il suo messaggio cristiano,
“Torna a casa mussulmano
o il leghista arriverà”.
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