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Pagellino nerazzurro Promossi Sporti e Zappa Bocciati Cola e Ciga

Al termine del 2014 primo bilancio stagionale per l'Atalanta. Il nostro Luciano Passirani si mette al registro e dà i voti. Bene i due esordienti e la linea difensiva, male centrocampo e metà attacco, oltre al mister

di Luciano Passirani

Le pagelle dei neroazzurri e il mercato d’inverno. Sedici giornate su diciannove prima di chiudere il girone di andata hanno sentenziato che l’Atalanta ha deluso, smentendo i giudizi positivi sulla rosa allestita nel mercato estivo.

Quart’ultimo posto, 15 punti frutto di sole 3 vittorie e per giunta tutte sulle tre squadre che stanno dietro l’Atalanta, devono destare più di una riflessione.. La proprietà è ben conscia dei rischi che si corrono. Perdere la categoria costerebbe una trentina di milioni di euro e una immagine negativa che Bergamo non merita. Rimangono alcuni passaggi fondamentali, da chiarire.

Rosa definita competitiva e allenatore confermato, malgrado il quart’ultimo posto. Al contrario si torna sul mercato. Non è più Marino, ma Sartori a gestire le danze. Qualcosa non quadra. Marino, più vittima che colpevole, paga per ora anche per l’allenatore.

Fino a quando ? Facile per Sartori assurgere a salvatore della patria. Oggi il referente dell’allenatore chi è? Il direttore, il responsabile tecnico o l’amministratore. Marino, Sartori o Luca Percassi?

In momenti complicati sarebbe opportuno privilegiare la chiarezza. Anche in merito alle scelte di mercato. Denis fu portato da Marino. Arriva Pinilla portato in Italia da Sartori.

Quindi le colpe sono tutte di Denis? Pinilla viene per giocare, altrimenti sarebbe stato al Genoa o sarebbe andato a Torino a fare l’Europa League. Difficile un modulo con entrambi in campo, più Maxi e Papu Gomez. Già l’allenatore è in confusione tattica. Perché aumentarla ? Non vedo Denis a fare panchina, nemmeno Maxi, quindi più facile vederli con un’altra maglia? Pinilla meglio di Denis?

Se le palle sfruttabili e il gioco sono quelli visti finora temo poche differenze. Spero di sbagliarmi. L’unico acquisto indispensabile diventa un esterno, per sostituire gli infortunati Estigarribia e Raimondi. Ma dalla società escono voci di ricerca anche di un difensore. E il nuovo anno porterà di nuovo disponibile Masiello. I giudizi sui singoli, con puntate complessive sui reparti.

SPORTIELLO – Voto 8 – Sassuolo e Atalanta hanno subito le stesse reti, 21. Quindi la rinuncia a Consigli non ha inciso. Anzi Sportiello più di una volta ha salvato l’Atalanta dal tracollo. Ricordo la trasferta di Empoli. Difficile trattenerlo l’anno prossimo. Gli osservatori, specie stranieri sono di casa al “ Brumana ”.

DIFESA – complessivamente Voto 7 – Stendardo e Benalouane sopra tutti. Unico neo, nessuno ha nel dna grosse qualità per fare partire l’azione.

ZAPPACOSTA – Voto 6 e mezzo – Mezzo voto in più perché con Colantuono per i giovani è dura giocare. Lui ci è quasi sempre riuscito con ampia sufficienza, costretto anche a qualche figuraccia come esterno alto.

DRAME’ – Voto 5 – Meglio di Del Grosso, non di Brivio. Preso a costo zero, lo perdiamo per un mese per la Coppa d’Africa. Sta a vedere che cerchiamo un difensore per questo motivo. Ma allora perché non tenerci Brivio. Da Dramè tutti si aspettano di più.

CENTROCAMPO – Voto 4 – a cominciare dall’eterna promessa Baselli, passando per Carmona. Irriconoscibile come Cigarini. Ditemi che entrambi non credono più al mister e che l’aria di Bergamo non piace più, mi riferisco a Cigarini, altrimenti non capisco la metamorfosi. Che è di tutta la squadra.

DENIS – Voto 6 – Il suo modo di giocare è complementare alla squadra, che non lo assiste. Visto intristire spesso circondato anche da tre difensori. Bonaventura gliene portava via sempre almeno due. Papu Gomez e D’Alessandro (non pervenuti finora) manco uno. Con il Palermo ci salva dall’oblio. In cambio gli tocca Pinilla. Grazie sempre Tanque.

BOAKYE – Voto 5 – Non ancora pronto per la serie A.

BIANCHI – Voto 5 – La serie A non fa più per lui.

MAXI MORALEZ – Voto 6 – In Italia può giocare solo tra le linee. Non sulla fascia dove la sua scarsa fisicità annulla l’estro, che non gli manca. Paga più di tutti la confusione tattica di questa prima parte del campionato. Come per Denis, non è detto che cambiare aria faccia male.

COLANTUONO – Voto 4 – La squadra non ha un gioco. Con il mister romano non lo ha quasi mai avuto, ma i risultati arrivavano comunque grazie ad un approccio alla gara da “Atalanta". Ora non c’è più nemmeno quello. La confusione tattica mostra un allenatore non più sicuro di niente. Ha dalla sua la fiducia della società.

Le prossime cinque gare: Genoa, Chievo, Milan, Verona e Cagliari, in casa solo Chievo e Cagliari non saranno decisive comunque. La proprietà ha deciso di andare fino in fondo con Colantuono. Contenti loro.

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