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Futuro a rischio

Protesta dei dipendenti della Provincia “Siamo incaz…” – Video

I dipendenti della Provincia di Bergamo si sono riuniti nel cortile di via Tasso per protestare contro le misure previste dal governo per cancellare, nei fatti, la loro operatività. Dal 1 gennaio infatti metà dei lavoratori dovrebbe essere trasferito, senza certezze sul futuro, a Regione o Comuni. Secondo le ultime notizie l'emendamento “incriminato” dovrebbe essere discusso nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre. In tutta Italia i lavoratori hanno organizzato proteste: occupazioni, presidi, assemblee sindacali.

I dipendenti della Provincia di Bergamo si sono riuniti nel cortile di via Tasso per protestare contro le misure previste dal governo per cancellare, nei fatti, la loro operatività (leggi qui). Dal 1 gennaio infatti metà dei lavoratori dovrebbe essere trasferito, senza certezze sul futuro, a Regione o Comuni. Secondo le ultime notizie l’emendamento “incriminato” dovrebbe essere discusso nel pomeriggio di venerdì 19 dicembre. In tutta Italia i lavoratori hanno organizzato proteste: occupazioni, presidi, assemblee sindacali.

A Bergamo circa 200 dipendenti hanno ascoltato le parole della combattiva Eleonora Gherardi, coordinatrice della rsu. “Nessuno si accorge di cosa si perderà quando la normativa verrà approvata – spiega -. Non si accorgeranno che avranno problemi sul trasporto pubblico, le scuole, l’ambiente. Il nostro lavoro è tutelare la provincia, i cittadini, i nostri figli, il nostro futuro. Sono davvero incaz… con gli amministratori locali del nostro territorio che stanno facendo da scaricabarile. La Regione è capace di dare le deleghe senza alcuna risorsa economica. Se le tenesse lei le deleghe se non vuol pagare. Maroni si faccia un esame di coscienza”.

I lavoratori di via Tasso sono già in stato di agitazione. Dal 7 gennaio al 7 febbraio è stato programmato lo sciopero degli straordinari. “Lo stato deve ascoltarci – continua Gherardi -, perché noi applichiamo la normativa sul territorio e non può mettere i mobilità lavoratori che garantiscono servizi ai cittadini”. Lunedì invece è previsto un mail bombing rivolto al ministro Delrio e al premier Matteo Renzi. I dipendenti manderanno, tutti insieme, una mail per chiedere tutele. “Dalle 19.30 alle 20.30 ognuno di noi, dalla casella di posta personale, scriverà a vari indirizzi. Chiediamo di essere ascoltati. Abbiamo una dignità da difendere oltre che un posto di lavoro”.

Il presidente Rossi ai dipendenti: "Quello che succedendo è insensato e vergognoso"

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