• Abbonati
La lettera

“Aerei, non spostate le rotte su Treviolo 11mila penalizzati”

Il consigliere provinciale ed ex sindaco di Treviolo Gianfranco Masper scrive al primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori per convincerlo a non presentare la proposta di spostamento del 50% delle rotte sopra il territorio di Treviolo. L'ipotesi è stata avanzata durante l'ultima riunione tecnica (leggi qui).

Il consigliere provinciale ed ex sindaco di Treviolo Gianfranco Masper scrive al primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori per convincerlo a non presentare la proposta di spostamento del 50% delle rotte sopra il territorio di Treviolo. L’ipotesi è stata avanzata durante l’ultima riunione tecnica (leggi qui).

Ecco la lettera di Masper:

Nei giorni scorsi, sul tavolo della commissione tecnica, è arrivata la simulazione effettuata dall’Arpa, che prevede un drastico cambio di programma per quanto riguarda la rotta degli aerei in decollo da Orio al Serio: lo scenario prevede la ripartizione del traffico al 50% sulla rotta 220 e al 50% sulla rotta Prnav, vale a dire il 50% dei voli sulla rotta ante 2009 in direzione Treviolo (che passa in prossimità dell’ospedale) e l’altro 50% in una virata stretta in direzione autostrada. Nell’occasione l’assessore Ciagà ha dichiarato il proprio interesse per questa soluzione affermando che è il primo passo per ridurre la popolazione coinvolta e che nessuno vuole penalizzare un comune a vantaggio di un altro.

Sulla questione, in qualità di cittadino e consigliere del Comune di Treviolo, mi permetto di esporre alcune considerazioni frutto dell’esperienza acquisita negli anni scorsi quando in qualità di Sindaco ho seguito fattivamente tutte le vicende che hanno portato alla definizione delle curve isofoniche. La contiguità dei territori dei nostri comuni comporta, infatti, che ogni vostra decisione in materia di aerei comporti necessariamente una ricaduta anche sulla qualità della vita dei cittadini di Treviolo. Premetto che ritengo l’aeroporto una sicura risorsa per il territorio bergamasco e che per questo lo si debba valorizzare al massimo, ma non per questo dobbiamo sottovalutare le ricadute negative provocate dal movimento degli aeromobili in termini di ambiente e salute sulla popolazione residente nell’intorno aeroportuale che dobbiamo comunque minimizzare.

Io ritengo che per poter prendere una decisione equilibrata circa le rotte ottimali che gli aerei dovranno seguire occorra riprendere in esame i risultati delle indagini effettuate da Arpa negli anni precedenti al 2009, anno in cui la commissione aeroportuale definì le curve isofoniche che portarono a stabilire le nuove rotte. Le analisi di allora non si limitarono a prendere in esame le zone esposte ad un rumore superiore ai 60 decibel, ma bensì anche a quelle rientranti nella fascia inferiore (55-60). Questa scelta risultò essere la più significativa ed equa in quanto la percezione del rumore da parte della popolazione residente in queste zone risulta assolutamente simile a quella residenti nelle fasce con decibel superiori. Infatti il rumore percepito a terra non è quello medio, ma bensì quello puntuale prodotto dai velivoli che al momento del passaggio aumenta in modo esponenziale. Dalle analisi effettuate allora emerse che adottando la cosiddetta “rotta autostradale”, si migliorava l’impatto su circa 11.000 persone. Per quanto riguarda il comune di Bergamo questo significava migliorare decisamente la qualità della vita della popolazione dei quartieri della Malpensata, S.Tomaso, Grumellina e conseguentemente del comune di Treviolo che si trova al confine.

Non per questo aumentarono le problematiche dei quartieri di Colognola e Campagnola che qualunque decisione si voglia prendere continueranno, purtroppo, a risentire pesantemente dell’attività dell’ aeroporto. La decisione di “sparpagliare” le rotte servirà solo ad aumentare il numero delle persone che si lamenteranno, con l’inevitabile “riattivazione” dei comitati locali.

A fronte dei risultati della precedente rilevazione personalmente ritengo addirittura illegittima qualsiasi decisione diversa che possa portare al peggioramento della qualità della vita di oltre 11.000 persone che finiranno inevitabilmente col far partire ricorsi e denunce. Con la presente la invito pertanto a prendere in considerazione queste mie osservazioni che, ripeto, sono il frutto di una lunga esperienza e sono finalizzate unicamente a contenere l’impatto negativo dell’attività aeroportuale di un gran numero di persone di Bergamo oltre che di Treviolo. Colgo l’occasione per porgere i più distinti saluti.

Gianfranco Masper, Consigliere Comunale di Treviolo

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
L'assemblea a Colognola
Politica
Aeroporto, i Comuni: “Enac ora ci ascolti, altrimenti lo denunciamo”
Generico
Aeroporto
Sacbo: “Supporteremo ogni azione per ridurre l’impatto acustico”
Virata
La commissione
Rotte aerei, la proposta: virata stretta su Azzano e dritte verso l’ospedale
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI