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Da zingonia

Cigarini fa retromarcia e si scusa coi tifosi “Ha prevalso l’istinto”

Aveva sollevato un grande polverone la frase del regista emiliano indirizzata ai sostenitori dopo le piccola contestazione di domenica: "I vostri fischi metteteveli nel...". Giovedì le scuse: "L'istinto ha prevalso sulla ragione. Mi dispiace, ma mi sono sentito tradito".

Fa retromarcia Luca Cigarini. Aveva sollevato un grande polverone la frase del regista emiliano indirizzata ai sostenitori bergamaschi dopo la piccola contestazione andata in scena domenica prima dell’intervallo di Atalanta-Cesena: "I vostri fischi metteteveli nel…" ha scritto il Ciga sul proprio profilo Instagram mercoledì pomeriggio, scatenando l’ira di gran parte dei follower. Giovedì, a meno di 24 ore dal post incriminato, l’ex Napoli e Siviglia ha chiesto pubblicamente scusa: "Quando ho scritto quella frase ha prevalso l’istinto sulla ragione – ha spiegato il numero 21 nerazzurro -. Ho sbagliato il modo e i tempi nel dire quel che era il mio pensiero su quella parte di tifoseria che domenica ci ha fischiati. Mi prenderò le mie responsabilità e pagherò le conseguenze. Io sono fatto così, ho sbagliato e chiedo scusa. Quella di domenica è stata una vittoria importante ma, per la prima volta nella mia carriera, non ho festeggiato: mi sono sentito tradito dai tifosi. Io che ho sempre dato il massimo, che ho sempre cercato di onorare la maglia, mi sono sentito tremendamente tradito. E’ stata una cosa che non mi ha fatto dormire la notte e non sono riuscito a tenerla per me. Sbagliando".

"L’Atalanta ha bisogno dei suoi tifosi, non si tratta di una frase fatta: quando siamo in campo il calore della gente lo sentiamo e i fischi non ci aiutano di certo. Domenica, quando ho sentito i primi fischi, quasi non ci credevo – ha spiegato ancora Cigarini -. Mi sono addirittura girato per vedere se mi stessi sbagliando o se fosse proprio così. La cosa mi ha dato parecchio fastidio e come a me, ha toccato anche diversi miei compagni. La gente dovrebbe capire che dietro a un calciatore c’è sempre e comunque un uomo con dei sentimenti: quando le cose vanno male il primo a rimanerci male è proprio lui. Anche noi siamo essere umani, per questo a volte ci capita di sbagliare. Quel che voglio sottolineare è che il mio pensiero resta comunque quello. Lo sfogo un pretesto per chiedere la cessione? Non è assolutamente così, col direttore e col presidente non mi vedo da molto tempo, al mercato non ci penso minimamente. Sono all’Atalanta da quattro anni e vedere certe cose non mi piace. Io ho sbagliato, lo ripeto, ma questo mio sfogo è la testimonianza di quanto siano importanti per me questa piazza e questa squadra. Per il sottoscritto la questione è chiarita. Forse non lo sarà per qualche tifoso, che spero di poter convincere con le prestazioni sul campo".

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