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L’anniversario

Scuola della Gente a Pedrengo festeggia il ventesimo di fondazione fotogallery

L’organizzazione di volontariato “Scuola della Gente” Onlus di Pedrengo festeggia il ventesimo anniversario di fondazione. La presidente Marzia Baroni: “È una tappa importante per la storia del gruppo, da tempo impegnato nella comunità”.

A Pedrengo l’organizzazione di volontariato “Scuola della Gente” Onlus festeggia il ventesimo di fondazione. Un anniversario particolarmente significativo per la storia del gruppo, impegnato in numerosi progetti sul territorio, nato l’8 giugno 1994 e iscritto all’albo provinciale dal 2 luglio 2005.

I volti, le persone e le esperienze che hanno animato un percorso lungo vent’anni sono tante, caratterizzate dall’obiettivo di promuovere la coesione sociale e la formazione di legami nella comunità. A spiegarlo è la segretaria dell’associazione, Emilia Caballero, che ricorda: “Scuola della Gente è nata da un gruppo di mamme e papà che, nel 1992, avevano frequentato alcuni corsi di formazione per genitori, organizzati dall’allora amministrazione comunale e tenuti da don Emilio Brozzoni. Fu un’esperienza molto interessante: tra i partecipanti nacque un proficuo confronto e la volontà di proseguire in questo percorso. Così, abbiamo deciso di approfondire le tematiche affrontate proponendo, per l’anno successivo, il 1993, una nuova serie di incontri per la formazione dei genitori, promossa in collaborazione con l’amministrazione comunale. I partecipanti, genitori provenienti da diverse esperienze personali e professionali, erano animati dalla volontà di fare autoformazione, confrontarsi e condividere opinioni o consigli. Intanto, si stava diffondendo l’idea di dar vita a un gruppo informale che potesse individuare i bisogni legati alla formazione e all’informazione per genitori e famiglie, ad esempio preparando e diffondendo sondaggi e questionari che venivano distribuiti nelle scuole, per poter allestire iniziative a essi dedicati”.

Da quei genitori nacque il sodalizio. Caballero prosegue: “Tra il 1993 e il 1994 abbiamo preso parte a un corso di formazione dedicato alle persone che vogliono costituire un gruppo e, una volta concluso, abbiamo istituito formalmente l’associazione. Abbiamo scelto di chiamarci ‘Scuola della Gente’: il nome non intende l’obiettivo di promuovere la formazione verso l’esterno, ma di creare un luogo di formazione permanente, cominciando dalle persone che lo animano, condividendo idee ed esperienze. Dal 1994 al 2001, organizzammo in paese corsi di formazione per genitori, con relatori ed esperti: dopo aver individuato gli argomenti da approfondire, sceglievamo l’ospite da invitare, affrontando temi quali dipendenze, sessualità e mezzi di comunicazione, rapporto di coppia, emozioni e diversità. In caso di necessità di ulteriori approfondimenti, poi, ogni tema poteva essere suddiviso in sottotemi, favorendo un lavoro di analisi e discussione. Al termine dei diversi percorsi formativi, infine, raccoglievamo tutte le informazioni in fascicoli da distribuire a chi ne fosse interessato. Inoltre, spesso andavamo a seguire incontri analoghi proposti nei paesi limitrofi. In seguito, Negli anni successivi, abbiamo collaborato con il comitato dei genitori per organizzare nuovi iniziative formative per i genitori”.

I volontari di “Scuola della Gente”, inoltre, hanno operato in sinergia con le diverse realtà sociali del Paese. Caballero continua: “Dal 1996 al 1998, abbiamo collaborato con l’oratorio per organizzare i laboratori del centro ricreativo estivo, il Cre, e dal 1998 al 2005 abbiamo finanziato corsi di formazione per gli animatori del Cre”.

Negli anni non è mancata l’attenzione per le persone che si trovassero in condizioni di disagio. La volontaria prosegue: “Nel tempo, ci siamo impegnati per organizzare attività per aiutare le famiglie del paese in difficoltà, ad esempio promuovendo una raccolta fondi confezionando pupazzi e bambole. Ma ci siamo dedicati anche alla solidarietà per chi abita in altri Paesi: dal 2000 al 2007 abbiamo dato il via al progetto ‘Un ponte tra Pedrengo e Racaciuni’, in Romania, raccogliendo e portando vestiti, scarpe e alimentari ma anche caramelle e regali per i bambini. Per due anni, poi, insieme a noi, venne in Romania una volontaria, ottica di professione, che effettuò controlli oculistici nelle diverse frazioni locali. Sucessivamente, noi, pagammo e spedimmo tutti gli occhiali. Un altro anno, invece, fu la volta di una fisioterapista, che praticò e spiegò come effettuare i massaggi. Sempre a Racaciuni, abbiamo finanziato, inoltre, un intervento di chirurgia plastica per un bambino che era ustionato da anni, la consegna di un pasto caldo giornaliero per le persone anziane e l’affitto di una casa per alcuni studenti delle scuole superiori. Accanto alle cose materiali, prestammo attenzione ai bisogni immateriali, come l’organizzazione di momenti di aggregazione e ritrovo per i ragazzi. Così, diversi giovani pedrenghesi cominciarono a preparare un Centro ricreativo estivo in Romania e, da questo progetto nacque il gruppo de “Il gigante e il bambino”, che sta proseguendo con questa iniziativa. È stata un’esperienza che ci ha dato moltissimo: l’affetto che abbiamo ricevuto è stato di gran lunga superiore a ciò che abbiamo donato”.

Nel tempo, l’associazione si è occupata anche della cura di alcuni spazi verdi del Paese. Caballero conclude: “Dal 2001 al 2006 i volontari dell’associazione si sono adoperati anche per la manutenzione del verde pubblico, specialmente del Parco del Brolo e dell’area verde della biblioteca”.

Nel 2001 è iniziato un altro importante progetto dell’associazione. La presidente Marzia Baroni dichiara: “Tredici anni fa abbiamo aperto lo Spazio gioco ‘L’Aquilone’, un progetto che, tuttora, ci vede impegnate in prima persona. Si tratta di un servizio indirizzato a tutte le famiglie con bambini di età compresa tra zero e tre anni: per i più piccoli rappresenta un luogo in cui giocare insieme agli altri e socializzare, ma anche per le mamme è un’opportunità per conoscersi. L’iniziativa è nata proprio con questa finalità aggregativa: quando lo spazio gioco ha aperto i battenti, infatti, il paese stava crescendo e tante coppie giovani avevano bisogno di integrarsi. Così, sull’esempio di proposte analoghe di paesi vicini come Torre Boldone o a Boccaleone in Bergamo, abbiamo pensato di proporlo anche a Pedrengo. I riscontri ottenuti sono stati positivi: da quando ha preso il via, ad ora, vi hanno usufruito circa 250 famiglie, con una ventina di bambini e famiglie partecipanti all’anno”.

Altre attività attualmente in corso sono l’organizzazione di corsi di lingua italiana per donne straniere (attivo dal 2010) e di un corso di lingua spagnola (dal 2006). Infine, la presidente afferma: “Tutte le iniziative sono animate dall’obiettivo di favorire l’inclusione sociale. Con questo spirito, siamo particolarmente attive alla promozione del lavoro di rete sul territorio, ossia alla collaborazione tra i gruppi di volontariato del paese e alla cittadinanza attiva, lo spirito che ha animato la nostra partecipazione a “Mettiamoci in gioco”, dal 2007 al 2012 e l’organizzazione dei progetti ‘Il Parco: una casa da abitare’, nel 2010/2011, e ‘Vivere il paese, costruire l’integrazione’ nel 2012/2013 e ‘Bene comune’, in corso, promossi insieme alle altre associazioni del territorio”.

Per avere ulteriori informazioni è possibile inviare un’e-mail a: scuoladellagente.aquilone@gmail.com

Paolo Ghisleni

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