“Brutte notizie da Roma sul bilancio delle Regioni: niente costi standard ma i soliti tagli lineari che penalizzano chi spende bene, come la Regione Lombardia”: c’è disappunto nelle parole di Roberto Maroni, presidente di Regione Lombardia, nel commentare l’accordo tra la Conferenza delle Regioni e il Governo in merito ai tagli sulla Sanità.
“Per il 2015 – continua Maroni in un messaggio pubblicato sui propri canali social – nella sanità ci sarà un taglio che potrebbe arrivare a 1,5 miliardi di euro. La sforbiciata azzera quasi del tutto l’incremento del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi, che era stato delineato nel testo del Patto per la Salute firmato quest’estate”.
Dito puntato, quindi, sul compromesso annunciato dal presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino che, in cambio del taglio sulla sanità da 1,5 miliardi, aveva chiesto al Governo di destinare qualche centinaio di milioni in più al trasporto pubblico locale.
Solo un paio di mesi fa, sempre sui social network, Maroni aveva annunciato, seguendo l’iniziativa del collega veneto Luca Zaia, che la Lombardia era pronta allo sciopero fiscale se gli annunciati tagli lineari da parte del Governo avessero toccato anche la sanità.
© Riproduzione riservata
commenta