• Abbonati
Economia

Petrolio, crolla prezzo ma la benzina resta cara: il solito effetto tasse

Nonostante sui mercati il prezzo del greggio sia in caduta libera, ai minimi storici dal 2009, questo ribasso non si ripercuote sugli automobilisti che vanno a fare il pieno. La motivazione è rintracciabile nelle tasse: oltre all’aumento dell’Iva, sul prezzo dei carburanti pesano soprattutto le accise, aumentate del 29% da 0,56 a 0,73 euro al litro.

Il prezzo del petrolio è in caduta libera, così come le quotazioni internazionali della benzina, ma gli automobilisti che vanno a fare il pieno non potranno gioire di questi ribassi. Al distributore, infatti, il prezzo non scende in proporzione e la colpa sembra essere attribuibile all’Erario, perchè il peso fiscale blocca i listini a una media di 1,7 euro al litro.

L’Opec, organizzazione che riunisce i paesi esportatori di petrolio e gestisce il 60% dell’offerta globale di oro nero, ha deciso che non ci sarà alcun taglio alla produzione di greggio. La conferma è arrivata dal ministro saudita Al-Naimi, che ha comunicato come la produzione petrolifera resterà invariata a 30 milioni di barili al giorno.

Il mancato taglio alla produzione segna la vittoria della linea saudita, poiché i prezzi più bassi potrebbero mettere fuori mercato la produzione di shale oil degli Stati Uniti, che è basata su tecniche di estrazione e trivellazione non convenzionali ed è quindi più costosa. Durante una conferenza ordinaria a Vienna, i rappresentati dei principali paesi esportatori non sono riusciti a trovare, in risposta al crollo delle quotazioni, un accordo per ridurre l’offerta che al momento pare eccessiva.

E di conseguenza il valore del petrolio è sceso ulteriormente fino a tornare ai livelli del 2009, al di sotto dei 70 dollari al barile, contro gli oltre 100 dollari al barile di tre anni fa e i 115 dollari al barile dello scorso giugno. La svalutazione del petrolio dovrebbe riflettersi anche sul costo di benzina e diesel, ma questo non si sta verificando in maniera significativa. La motivazione è rintracciabile nell’aumento delle tasse: oltre all’aumento dell’Iva, sul prezzo dei carburanti pesano soprattutto le accise, aumentate del 29% da 0,56 a 0,73 euro al litro.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
leggi anche
Marco Pirovano è da considerare un'eccellenza di Bergamo
L'intervista
“Porto la polenta nel mondo con Bergamo nel cuore E nel 2015 punto New York”
Victor Massiah ritira il premio consegnato a Londra a a UBI Banca quale miglior banca italiana.
Il riconoscimento
“Banca dell’anno” The Banker Awards va a Ubi Banca
La pasticceria Balzer
Bergamo
“Il Balzer non chiude Si va verso l’accordo” L’annuncio della Cisl
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI