Dopo le morti sospette di persone alle quali, in diverse località italiane, era appena stato somministrato il vaccino anti-influenzale, si stavano diffondendo allarme e preoccupazione. Dall’Asl di Bergamo, però, arrivano rassicurazioni per il territorio orobico.
Dall’Azienda sanitaria locale, infatti, comunicano che in città e provincia non sono stati acquistati, e quindi somministrati, vaccini dei lotti sospetti. A spiegarlo è il direttore dell’Area di Sanità pubblica Giancarlo Malchiodi che fornisce a Bergamonews il quadro completo della situazione in Bergamasca: “La campagna vaccinale 2014-15 è stata organizzata in base alle indicazioni fornite dalla circolare regionale e nazionale. Sono stati acquistate 135 mila dosi di vaccino split (Vaxigrip), 5.000 dosi di intradermico (Intanza 15 mcg), 5 mila dosi di adiuvato con MF59 (Fluad). Il vaccino Fluad è costituito da un unico lotto: n. 142602 scad. 06/2015, e non corrisponde ai lotti ritirati cautelativamente dal commercio da Aifa (lotti n. 142701 e 143301). L’agenzia regionale Arca, che provvede all’acquisto dei vaccini per la Lombardia, con nota del 27/11/14 ha segnalato che in tutte le ASL della Regione non sono stati distribuiti vaccini appartenenti ai lotti ritirati dal commercio. Il Servizio Farmaceutico dell’Asl ha provveduto a disporre nota urgente con le relative indicazioni Aifa. Il vaccino FLUAD è utilizzato dal 1997 e la sua sicurezza è stata dimostrata da oltre 65 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo. Il vaccino è stato utilizzato anche durante la stagione 2009 per la prevenzione dell’influenza pandemica”.
Intanto, la campagna vaccinale è ancora in corso. Per l’anno 2014-15 è stata organizzata in base alle indicazioni fornite dalla circolare regionale del 26/09/2014, dove sono chiaramente individuate le categorie a cui è offerta gratuitamente la vaccinazione. Tali indicazioni sono coerenti alle raccomandazioni e informazioni del Ministero della Salute sulla stagione influenzale, reperibili nella circolare nazionale e relativi allegati. Come negli anni precedenti, è affidata ai Medici di Famiglia (MAP) la vaccinazione dei seguenti Assistiti: gli assistiti di età (65 anni, nati nell’anno 1949 e precedenti); gli assistiti in ADI e ADP anche di età inferiore; e i soggetti allettati o disabili con difficoltà a raggiungere le sedi ambulatoriali, anche nell’ambito dei programmi ADP o ADI di tipo estemporaneo. Non è consentita la somministrazione delle dosi assegnate per tali categorie di assistiti ad altri assistiti del Medico, anche se rientranti in altre categorie a rischio. La vaccinazione dei soggetti di età inferiore a 65 anni, appartenenti alle categorie a rischio, è affidata al personale ASL (Distretti, Dipartimento Prevenzione Medico, altri secondo necessità), che deve offrirla nelle sedi vaccinali distrettuali. La campagna di vaccinazione, con l’ausilio dei MAP, è iniziata il 30 Ottobre 2014. Per la realizzazione della campagna vaccinale antinfluenzale contro l’influenza per gli Assistiti dei Medici di Assistenza Primaria di età pari o > ai 65 anni, nonché di quelli in assistenza domiciliare Adi o Adp anche di età <65 anni, l’ASL mette a disposizione un quantitativo di vaccino antinfluenzale superiore allo scorso anno: in caso di necessità saranno acquistate ulteriori dosi.
I vaccini vengono assegnati a ogni Distretto in proporzione uguale alle dosi complessive eseguite dai Medici Assistenza Primaria lo scorso anno, e saranno ripartiti garantendo in linea di massima ad ogni Medico una uguale percentuale di dosi di vaccino rispetto al suo carico Assistiti di età pari o >65 anni, incrementate eventualmente delle ulteriori quantità reperite. Gli ambulatori devono essere in possesso dei requisiti igienico-sanitari minimi a garantire una corretta somministrazione.
Per i soggetti residenti o ricoverati in strutture sanitarie e socio-sanitarie, il personale Asl provvederà a fornire il vaccino che verrà somministrato a cura del personale sanitario ivi operante. E’ raccomandata la vaccinazione di medici e personale sanitario di assistenza, personale di assistenza case di riposo ed anziani a domicilio, volontari dei servizi sanitari di emergenza. La vaccinazione di soggetti adulti, richiesta a tutela del lavoratore (pubblico o privato) da rischi professionali, è interamente – vaccino e somministrazione – a carico del datore di lavoro, in quanto rientrante negli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08. I lavoratori che sono a sistematico contatto con animali (suini e volatili), in considerazione della possibilità, ancorché remota, di coinfezione da virus influenzali umani ed aviari, rientrano nei soggetti a rischio ai quali viene offerta gratuitamente la vaccinazione; i lavoratori sono inviati all’ASL con idonea certificazione del medico competente. Infine, il dottor Malchioni conclude: “L’obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale è il raggiungimento dei soggetti che, in caso di infezione, potrebbero riportare più gravi complicanze ed ai quali la vaccinazione antinfluenzale deve essere prioritariamente garantita. L’Asl opererà per il raggiungimento dei soggetti appartenenti ai gruppi target: solo secondariamente si porrà l’obiettivo di rendere disponibile alla restante popolazione il vaccino”. Per avere ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web http://www.asl.bergamo.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=9697
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