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Treviglio

Con tre etti di hashish spacciava in bicicletta Arrestato il pusher

Ad aprile era stato arrestato con la droga nel manubrio della bici. Martedì sera gli agenti della polizia di Treviglio lo hanno braccato mentre spacciava in sella alla sua bicicletta tre etti di hashish. Torna in carcere un 39enne nordafricano.

Al fine di frenare lo spaccio e il consumo di stupefacenti, dopo i numerosi sequestri delle dosi per uso personale nei parchi di Treviglio di questi giorni e a bordo di alcune auto fermate nei posti di blocco straordinari in svolgimento in città e le segnalazioni degli interessati in Prefettura per uso non terapeutico, il Commissariato di Treviglio sta intensificando i controlli nei luoghi dove vengono segnalati dei presunti spacciatori.

In particolare dopo vari appostamenti è stato tenuto sotto stretto controllo un soggetto, di origine nord-africane soprattutto per la spola che faceva in bicicletta tra i parchetti del centro e la periferia di Treviglio, e perché già arrestato alcune volte sempre per spaccio di cospicua quantità di stupefacente.

 

"Finalmente nella serata di martedì 25 novembre, dopo l’ennesimo pedinamento, sicuri che aveva fatto il “carico” dal suo “imbosco” in via Pontirolo dopo essersi messo in strada in bicicletta, si decideva di intervenire con una perquisizione personale – afferma il vece questore Angelo Lino Murtas che guida il Commissariato di Treviglio -. La sagacia degli agenti veniva premiata in quanto occultati nel giubbotto venivano trovati tre panetti di hashish per complessivi 300 grammi, nonché la somma di 500 euro frutto dello spaccio".

La persona identificata per B.M. di 39, cittadino egiziano, già arrestata sempre dal personale del Commissariato di Treviglio nel mese di aprile nel corso dell’”operazione manubrio” (il tubo del manubrio della bici dove veniva occultava lo stupefacente) veniva subito tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nel giudizio direttissimo della mattinata di mercoledì 26 novembre è stato convalidato l’arresto e tradotto al carcere di via Gleno in attesa della prossima udienza. Le indagini sono ancora in corso, dirette ad identificare i fornitori dell’arrestato.

 

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