Fratelli d’Italia Bergamo non ci sta: agli atti vandalici di venerdì 14 novembre non si rimedia dissociandosi semplicemente ma risarcendo e scendendo in campo personalmente per riportare gli edifici danneggiati alle condizioni originarie. Il riferimento è alla lettera inviata dall’Unione Studenti Bergamo in riferimento ai fatti avvenuti alla sede della Cgil di via Garibaldi.
“Leggiamo con un certo stupore il comunicato dell’Unione degli Studenti, in cui si definisce l’assalto alla sede della CGIL una ‘buffonata bella e buona’.
Ci sentiamo in dovere di rispondere ai nostri studenti, che assaltare sedi e imbrattare i muri della città non è una buffonata. E’ un atto vandalico, è un reato, è uno sfregio alla città.
Basti guardare quanto accaduto in via Quarenghi nel corso della manifestazione: i muri del civico 33, appena ristrutturato dal Comune per farne un simbolo di riqualificazione della via con un intervento di housing sociale, è stato interamente imbrattato da scritte con bombolette spray.
Chi organizza un corteo (il venerdì, per allungare il fine settimana degli studenti più meritevoli) deve anche organizzare un servizio d’ordine e reprimere sul nascere queste condotte. Non basta definirle ‘una buffonata’ dopo qualche giorno, per pulirsi la coscienza: troppo facile.
Per contrastare questo clima deresponsabilizzante, chiediamo che gli organizzatori del corteo siano condannati non solo a risarcire i danni causati, ma a ripulire con le loro mani i muri imbrattati. Magari il sabato pomeriggio”.
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