Arrabbiati, delusi, sconfortati. “Ci hanno chiamato quando ormai due mila persone, due mila barbari erano dentro il capannone. A noi, che su quella struttura ci paghiamo le tasse e che stiamo cercando di riqualificarla, è stato persino impossibile avvicinarci” racconta uno dei titolari della Frama Prefabbricati Srl di Bergamo.
“La struttura è commerciale, si tratta di 10mila metri quadri coperti e 45mila metri all’aperto, che necessitano di particolari permessi per essere riutilizzati. L’iter si è arenato in Regione, ma ci teniamo a ribadire che l’edificio non è assolutamente abbandonato ma abbiamo un piano per riqualificarlo”.
I partecipanti al rave party “hanno tagliato con flessibili lucchetti e catene, il capannone è già stato depredato in passato, e questa è la terza volta che succede. Il primo rave party ad ottobre del 2013, poi a luglio scorso e ora, il terzo, al ponte di Ognissanti. Abbiamo fatto denuncia in tutte e tre le occasioni, ma i responsabili non sono stati mai individuati e puniti. Sorprende che di fronte al nostro iter di riqualificare l’area ci siano tante attenzioni, mentre di fronte ad una occupazione e appropriazione indebita non si possa fare nulla, ma solamente subire”.
E ora che cosa rimane? “Stiamo intervenendo per ripulire l’area dalle tonnellate di rifiuti, dovremo rimettere delle impalcature per evitare che qualcuno entri nell’edificio. Oltre ai danni ingenti e ai costi per ripulire l’area, abbiamo temuto che qualcuno delle due mila persone in quelle ore si facesse male. E veramente non sono state notti tranquille”.
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