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Sindacati

Stato di agitazione dei dipendenti provinciali “Futuro non garantito”

I dipendenti della Provincia di Bergamo sono in stato di agitazione. La protesta è stata decisa nell'assemblea che si è tenuta nel pomeriggio di venerdì per discutere dei tagli previsti dal governo nella Legge di Stabilità all'esame del parlamento che rischiano di anticipare la chiusura delle province e mettere in crisi l’erogazione dei servizi. “I tagli previsti dal governo sono insostenibili soprattutto per una provincia come quella di Bergamo".

I dipendenti della Provincia di Bergamo sono in stato di agitazione. La protesta è stata decisa nell’assemblea che si è tenuta nel pomeriggio di venerdì per discutere dei tagli previsti dal governo nella Legge di Stabilità all’esame del parlamento che rischiano di anticipare la chiusura delle province e mettere in crisi l’erogazione dei servizi. “I tagli previsti dal governo sono insostenibili soprattutto per una provincia come quella di Bergamo che dovrebbe, se i tagli fossero confermati, ridurre di un terzo le spese correnti” dichiara Marco Brumana, Segretario della FP CGIL di Bergamo. “Un taglio del genere comporta la mancata erogazione di servizi essenziali quali la manutenzione delle strade e il riscaldamento delle scuole e la mancanza di una garanzia per il futuro dei 570 dipendenti dell’Amministrazione” Chiaro anche l’appello che è arrivato dall’assemblea dei dipendenti ai parlamentari del territorio: “chiediamo al parlamento di modificare questi tagli – continua Brumana durante il suo intervento all’Assemblea dei dipendenti della Provincia – Le province hanno già dato, più che tutti gli altri livelli dello stato. Siamo disponibili ad eventuali e possibili ulteriori sacrifici ma solo se utili a mantenere i servizi ai cittadini ed i livelli occupazionali.”

Il presidente Matteo Rossi, eletto da poco più di un mese, condivide la preoccupazione dei dipendenti. “Ho ricevuto oggi da parte dei dipendenti della Provincia la comunicazione circa lo stato di agitazione del personale deciso in seguito ai tagli  del governo sul 2014 e sul 2015 che mettono in discussione l’erogazione di servizi essenziali e I livelli di occupazione. Come Presidente della Provincia condivido la preoccupazione dei dipendenti e ho gia’ convocato un incontro per lunedì alle ore 15.00 con i rappresentanti della Rsu durante il quale condividerò i numeri e le scelte degli equilibri di bilancio del 2014 e invitero’ i lavoratori ad intervenire di fronte ai Sindaci bergamaschi durante l’assemblea del 12 novembre. Il gonfalone della Provincia sarà dunque a fianco delle bandiere delle organizzazioni sindacali nella battaglia per la modifica della legge di stabilita’. Mi sento in questo senso impegnato a tenere compatto il fronte territoriale, Provincia-Sindaci-Sindacati, con l’obiettivo di modificare quelle scelte del Governo che mettono in discussione servizi come strade e scuole oltre che i lavoratori che su quei servizi operano.  Chiediamo al parlamento di riconquistare la propria centralita’ e ai parlamentari che rappresentano la bergamasca di adoperarsi per ridare centralità e dignità al nostro territorio e agli enti locali”.

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