Si è presentato per la prima volta in aula visibilmente provato dopo quasi quattro mesi di isolamento ma ha non ha voluto parlare.
E’ durata quasi due ore l’udienza di martedì mattina al Tribunale della libertà di Brescia che doveva decidere sulla scarcerazione di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello in carcere dal 16 giugno con l’accusa di aver barbaramente ucciso Yara Gambirasio.
Sebbene fosse sua intenzione parlare, l’imputato quando è stato interpellato dai giudici non ha proferito parola, forse travolto dall’emozione del momento.
In aula il pubblico ministero Letizia Ruggeri e gli avvocati difensori, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni. Da Bergamo è arrivato anche il procuratore, Francesco Dettori.
L’udienza, iniziata alle 12.20, si è conclusa poco prima delle 14. Gli avvocati di Bossetti hanno chiesto la nullità della relazione del Ris relativa al Dna.
A questo punto, i giudici di Brescia hanno tempo fino al 21 ottobre per esprimersi.
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