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L'impresa

Mondiali volley donne: Italia esagerata, in semifinale da prima

L'Italia non si ferma più. Tre set a zero agli Stati Uniti, giocando una pallavolo ai limiti della perfezione tecnico-emotiva non potevano bastare. C'era un altro esame, prima della semifinale. La Russia, campione del mondo, di fronte, in una sfida importante per assicurarsi la prima piazza nel girone. Un'altra incredibile impresa

L’Italia non si ferma più. Tre set a zero agli Stati Uniti, giocando una pallavolo ai limiti della perfezione tecnico-emotiva non potevano bastare. C’era un altro esame, prima della semifinale. La Russia, campione del mondo, di fronte, in una sfida importante per assicurarsi la prima piazza nel girone.

Ne nasce un’incredibile partita, dai due volti. Uno spezzato di coraggio e forza mentale. Per due set l’Italia è una sublime macchina senza difetti. Lo Bianco mette in scena una regia ammaliante, Centoni è un martello, Del Core, da sola, mura ogni tentativo nemico. Da seconda linea distruggiamo le certezze della Russia. Finisce 25-12 il primo parziale e 25-17 il secondo, con De Gennaro clamorosa in difesa.

Mentre l’Italia rigioca ogni palla, la Russia non riesce a difendere. Sul finire del secondo set, Bonitta richiama le "titolari" e si affida a un sestetto differente. In campo Folie, Piccinini, Ferretti e Diouf, poco dopo anche Bosetti per Costagrande. Sono proprio Bosetti e Diouf a metter giù gli ultimi palloni del set. La rivoluzione non paga però nel parziale successivo. La Russia ha un moto d’orgoglio, come contro gli USA, ma è soprattutto l’adrenalina azzurra a latitare. In difesa non siamo irreprensibili, Piccinini stenta e gli attacchi ripetuti di Folie non lasciano il segno.

Le nostre avversarie non hanno problemi ad accorciare le distanze e a riaprire la partita. Bonitta non si lascia tentare, continuando con scelte ben precise. Stesse ragazze anche in avvio di quarto, per una questione di fiducia, ma anche di energie, vista l’imminente semifinale con la Cina.

Si gioca punto a punto, la Russia ha ormai individuato in Piccinini il nostro punto debole, ma è la gioventù di casa Italia a spingere il tricolore. Chirichella è monumentale a muro, Diouf schiaccia senza paura e anche Bosetti si scuote. Sono due muri di Chirichella e Diouf a riportare l’Italia sotto. Sul 20-22, Diouf accelera ulteriormente, Bosetti trova il servizio vincente, prima dell’errore decisivo della Russia.

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