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Bergamo

Palafrizzoni lancia l’ufficio che andrà a caccia di fondi europei

Il primo punto sull'agenda in caso di vittoria alle elezioni? “Costruire un ufficio per ottenere fondi europei”. Giorgio Gori l'aveva detto in campagna elettorale e ora la promessa è diventata realtà. L'ufficio di Progettazione europea è stato presentato venerdì mattina a Palafrizzoni. L'obiettivo? La responsabile della struttura sarà Manuela Armati, affiancata da un'altra persona e da tirocinanti universitari.

Il primo punto sull’agenda in caso di vittoria alle elezioni? “Costruire un ufficio per ottenere fondi europei”. Giorgio Gori l’aveva detto in campagna elettorale e ora la promessa è diventata realtà. L’ufficio di Progettazione europea è stato presentato venerdì mattina a Palafrizzoni. L’obiettivo? La responsabile della struttura sarà Manuela Armati, affiancata da un’altra persona e da tirocinanti universitari. L’ufficio collaborerà a stretto contatto con tutte le aree dell’amministrazione che già partecipano a bandi regionali e nazionali. “I cambiamenti istituzionali degli ultimi anni – spiega il sindaco Giorgio Gori -, impongono ai Comuni di rinnovarsi, per definire il proprio ruolo “europeo” all’interno del nuovo contesto comunitario. In tale ambito questa amministrazione ha ritenuto di fondamentale importanza costruire un ufficio orientato alla pomozione allo sviluppo delle politiche comunitarie, e in grado di consentire l’accesso alle risorse e al loro utilizzo”.

Per far fronte alla scarsità di risorse economiche si farà ricorso a personale interno: “La decisione di avvalersi di un ufficio collocato all’interno della struttura – spiega il direttore generale Michele Bertola – e di rinunciare quindi a rivolgersi a professionalità esterne, da coinvolgere su singole sollecitazioni, nasce dalla convinzione che acquisire e far crescere competenze interne all’amministrazione permetterà di evitare interventi sporadici e privi di metodo e di garantire invece azioni coerenti ed efficaci”.

Bergamo cercherà di rincorrere gli altri Comuni che hanno iniziato questo lavoro anni fa. “ Siamo in ritardo di almeno dieci anni – spiega l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni -. È passato il tempo in cui i bilanci consentivano di portare avanti i progetti, questo è il modo nuovo per creare rete tra le varie sinergie. Dobbiamo riportare un po’ di risorse e competenze nel nostro territorio. Siamo in ritardo perché la progettazione europea ha i suoi step, le sue scadenze e le sue reti da dover creare”.

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