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Bergamo

Truffa dello specchietto, i carabinieri smascherano due malviventi

Nella mattinata del 9 settembre 2014 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bergamo e i colleghi della Stazione di Curno, a Bergamo in via per Curnasco, nell’ambito di uno specifico servizio volto a contrastare il fenomeno delle “truffe dello specchietto”, hanno sorpreso un uomo ed una donna a bordo di una Alfa Romeo Mito di colore grigio, mentre stavano bloccando una donna alla guida di un’altra autovettura.

Nella mattinata del 9 settembre 2014 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bergamo e i colleghi della Stazione di Curno, a Bergamo in via per Curnasco, nell’ambito di uno specifico servizio volto a contrastare il fenomeno delle “truffe dello specchietto”, hanno sorpreso un uomo ed una donna a bordo di una Alfa Romeo Mito di colore grigio, mentre stavano bloccando una donna alla guida di un’altra autovettura, accusandola di aver urtato e danneggiato lo specchietto del loro veicolo e pretendendo la liquidazione immediata della somma corrispondente al presunto danno. La donna, benché non vi fosse stato in realtà alcun sinistro, viste le richieste insistenti, stava per consegnare loro la somma contante di 100 euro. Prima che la donna consegnasse la somma però i malfattori, accortisi della presenza dei militari, sono risaliti immediatamente a bordo della loro autovettura e si sono dati alla fuga venendo però poco dopo raggiunti e fermati al termine di un breve inseguimento.

Successivi accertamenti da parte dei militari hanno permesso di appurare anche che i due truffatori, intorno alle 10.30 dello stesso giorno, in via Cerlone del comune di Treviolo, con identiche modalità, avevano tentato una truffa nei confronti di una ragazza di Curno, non riuscendovi e dandosi alla fuga, in quanto la vittima aveva immediatamente dichiarato di non voler pagare. L’uomo e la donna, B.R. classe 93 e D.A. classe 97, entrambi residenti in Sicilia e con precedenti di polizia, sono stati deferiti in stato di libertà per truffa in concorso, mentre l’autovettura, sulla quale sono stati trovati alcuni sassi, verosimilmente utilizzati per simulare l’urto dello specchietto, e una somma di 50 euro, molto probabilmente provento di altre truffe, sono stati sottoposti a sequestro. Sono tuttora in corso indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bergamo, volte a risalire ad altri analoghi episodi, verificatisi nella Provincia, che hanno visto protagonisti i due denunciati.

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