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Il giallo

Delitto Yara Gambirasio: Bossetti fuori dal carcere? Oggi richiesta dei legali

I legali del carpentiere di Mapello in isolamento da quasi tre mesi con l'accusa di aver barbaramente ucciso la tredicenne, presenteranno oggi al gip Maccora l'istanza di scarcerazione per il loro assistito.

Nei prossimi giorni potrebbe arrivare una nuova svolta nell’indagine sul delitto di Yara Gambirasio. I legali di Massimo Giuseppe Bossetti, il carpentiere di Mapello in isolamento a Bergamo da quasi tre mesi con l’accusa di aver barbaramente ucciso la tredicenne di Brembate Sopra, presenteranno oggi al gip Ezia Maccora l’istanza di scarcerazione per il loro assistito.

Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni si sono sempre dichiarati sicuri dell’assoluta non colpevolezza del 44enne, ritenendolo completamente estraneo alla vicenda.

Un caso lungo e complicato. Ci sono voluti tre anni, tre mesi e venti giorni di complesse indagini per arrivare, lo scorso 16 giugno all’arresto di Bossetti, ritenuto colpevole dell’omicidio della ragazzina scomparsa la sera del 26 novembre 2010 e ritrovata morta esattamente tre mesi dopo.

Era il 26 febbraio 2011 quando, grazie alla segnalazione di un appassionato di aeromdellismo che si trovava nella zona, il cadavere venne ritrovato in un campo di Chignolo d’Isola.

Da quel pomeriggio gli inquirenti hanno iniziato a lavorare per cercare di dare un nome e un volto all’autore (o agli autori) del delitto. Un percorso che è arrivato a una svolta alle 18 di lunedì 16 giugno scorso, quando il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, con un tweet annunciava: “Individuato l’assassino di Yara Gambirasio”.

L’assassino in questione, in realtà tuttora presunto assassino, sarebbe Massimo Giuseppe Bossetti, un carpentiere 44enne di Mapello, con tre figli, una moglie, nessun precedente alle spalle e una vita apparentemente normale.

Così, 1205 giorni dopo quello del ritrovamento del cadavere di Yara, le indagini sono ripartite con un obiettivo: trovare elementi che confermino l’accusa nei confronti di Bossetti. Il quale nel frattempo continua a dichiarsi innocente. 

Contro di lui la prova del Dna, con le sue tracce ritrovate su leggins e slip di Yara, finora l’unica in mano agli inquirenti. Un quadro accusatorio che i legali di Bossetti sono determinati a smontare, partendo dalla richiesta di scarcerazione del loro assistito. L’istanza sarà valutata nei prossimi giorni dal Tribunale del Riesame, che deciderà se accoglierla o respingerla.

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