Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani hanno dato l’ok per la riapertura dello scalo merci pericolose di Bergamo: l’importante passo avanti nella delicata questione è stato fatto venerdì 5 settembre a Palazzo Frizzoni dove i rappresentanti delle Ferrovie hanno incontrato il sindaco Giorgio Gori, l’onorevole Elena Carnevali, l’assessore alla riqualificazione urbana del comune di Bergamo Francesco Valesini e l’architetto Marina Zambianchi.
Presenti al tavolo anche Massimiliano Schiavi e Marco Mini, rispettivamente direttore siti produttivi e direttore dello stabilimento Polynt di Scanzorosciate: l’azienda, insieme alla 3VSigma di Grassobbio, ha lamentato gravi difficoltà scaturite dalla chiusura dello scalo merci in quanto il trasporto alternativo, quello su gomma, è più difficoltoso e dispendioso per le imprese.
Una riapertura, seppur temporanea, che darà respiro alle aziende soprattutto del settore chimico che rappresentano il 50% del trasporto merci su rotaia: il sindaco Giorgio Gori ha però ricordato come sarà poi necessario arrivare il prima possibile all’apertura del nuovo scalo di Verdello.
“Siamo arrivati a un punto cruciale – commenta l’onorevole Carnevali che da sempre si è occupata della vicenda – Il 25 luglio scorso avevamo presentato la nostra richiesta di riapertura a Rfi: allora loro erano determinati a confermare la chiusura ma avevano comunque dimostrato una certa disponibilità all’ascolto. Ora la disponibilità che auspicavamo da parte loro è arrivata: hanno dato l’ok per la riapertura provvisoria ma il progetto ha prima bisogno di alcuni interventi nel campo della sicurezza e del piano di emergenza. Una volta ottenuto l’ok dei vigili del fuoco la società Cisaf potrà realizzare tutti gli interventi del caso. Si tratta di opere migliorative che non richiedono tempi lunghi, una volta trovato l’accordo non si andrà per le lunghe. Venerdì 12 settembre abbiamo un nuovo incontro, questa volta per passare dalla disponibilità all’operatività: allora sapremo l’esatta tempistica che potrebbe richiedere anche qualche mese”.
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