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Emmy Awards 2014: è Breaking Bad la serie più premiata

La 66esima cerimonia degli oscar della tv ha incoronato la serie di Vince Gilligan per il secondo anno consecutivo: oltre ad essere stata scelta come "miglior drama", si è aggiudicata altre quattro statuette. Il premio per la migliore commedia va a Modern Family che supera la concorrenza di Orange is the new black.

di Ivan Leoni

C’è poco da fare, Breaking bad si conferma ancora una volta come protagonista indiscusso della stagione televisiva della stagione. Cinque le statuette che Vince Gilligan e il canale via cavo AMC si sono aggiudicati in occasione della sessantaseiesima cerimonia degli Emmy Awards, tenutasi ieri al Nokia Theatre di Los Angeles e trasmessa in diretta dai RAI4 a notte fonda.

Premiata come miglior serie drammatica dell’anno, Breaking Bad ha fatto incetta di statuette anche per il cast e la sceneggiatura: se Aaron Paul (Jesse Pinkman) è stato scelto come miglior attore non protagonista, Bryan Cranston (Walter White/Heisenberg) è stato premiato come miglior attore protagonista superando la concorrenza di mostri sacri anche del grande schermo del calibro di Kevin Spacey (Francis Underwood in House of Cards), Jeff Daniels (Will McAvoy in The Newsroom), Matthew McConaughey e Woody Harrelson (Rust Cohle e Martin Hart in True Detective); Anna Gunn, nei panni di Skyler White, è invece la miglior attrice non protagonista.

La quinta delle statuette se l’è aggiudicata Moira Walley-Beckett per l’episodio Ozymandias, il primo dei tre atti finali della serie che richiama l’omonimo sonetto del poeta inglese P.B. Shelley e ritrae il definitivo tramonto del progetto di vita di Heisenberg, oltre che l’inevitabile declino di tutti gli imperi e degli uomini di potere. Modern Family è stata invece premiata per la quinta volta come miglior serie tv commedia battendo Orange Is the New Black e suscitando più di una perplessità per la scelta degli organizzatori di collocare la serie di casa Netflix nella categoria Comedy anziché Drama. In apertura di cerimonia è infatti lo stesso Seth Meyers, conduttore della serata, a sottolinearne sarcasticamente l’incongruenza.

Il premio per la miglior miniserie è stato assegnato a Fargo che in Italia sarà trasmessa dal prossimo dicembre su Sky Atlantic: l’inquietante commedia nera trae ispirazione dal film del 1996 Fargo dei fratelli Coen, che figurano anche tra i produttori esecutivi della omonima serie. Quella che per moltissimi è la vera rivelazione dell’anno, True detective, torna a casa con una sola statuetta nel palmares, andata a Cary Joji Fukunaga (suo il memorabile piano sequenza di sei minuti nel finale del quarto episodio) per la miglior regia di una serie drammatica. Delusione anche Matthew Mc Il premio come migliore attrice protagonista per una serie drammatica è stato consegnato a Julianna Margulies, battendo la concorrenza di Claire Danaes (Homeland): la Margulies aveva già ottenuto altri due Emmy per le sue interpretazioni in ER e The Good Wife.

Tutti i vincitori degli Emmy Awards 2014:

Migliore attore serie drammatica: Bryan Cranston, "Breaking Bad", AMC;

Migliore attrice serie drammatica: Julianna Margulies, "The Good Wife", CBS;

Migliore attore non protagonista: Aaron Paul, "Breaking Bad", AMC;

Migliore attrice non protagonista: Anna Gunn, "Breaking Bad", AMC;

Migliore regia, serie drammatica: Cary Joji Fukunaga, "True Detective", HBO;

Migliore sceneggiatura, serie drammatica: Moira Walley-Beckett, "Breaking Bad", AMC;

Migliore serie commedia: `Modern Family", ABC;

Migliore attore serie commedia: Jim Parsons, "The Big Bang Theory", CBS;

Migliore attrice serie commedia: Julia Louis-Dreyfus, "Veep", HBO;

Migliore attore non protagonista serie commedia: Ty Burrell, "Modern Family", ABC;

Migliore attrice non protagonista serie commedia: Allison Janney, "Mom", CBS;

Migliore regia serie commedia: Gail Mancuso, "Modern Family", ABC;

Migliore sceneggiatura serie commedia: Louis C.K., "Louie", FX;

Migliore miniserie: "Fargo", FX;

Miglior film TV: "The Normal Heart", HBO;

Migliore attore miniserie/film TV: Benedict Cumberbatch, "Sherlock: His Last Vow", PBS;

Migliore attrice miniserie/film TV: Jessica Lange, "American Horror Story: Coven", FX;

Migliore attore non protagonista miniserie/film TV: Martin Freeman, "Sherlock: His Last Vow", PBS;

Migliore attrice non protagonista miniserie/film TV: Kathy Bates, "American Horror Story: Coven", X;

Migliore regia miniserie/film TV/special drammatico: Adam Bernstein, "Fargo", FX;

Migliore sceneggiatura miniserie/film TV/special drammatico: Stephen Moffat, "Sherlock: His Last Vow", PBS;

Miglior varietà: "The Colbert Report", Comedy Central;

Migliore sceneggiatura varietà: Sarah Silverman, "Sarah Silverman: We Are Miracles", HBO;

Migliore regia varietà: Glenn Weiss, "67th Annual Tony Awards", CBS;

Migliore reality: "The Amazing Race", CBS;

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