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Bergamo

Treni dei pendolari La Regione apre ma Gori torna all’attacco

Nell'arco di pochi giorni c'è stata una fitta corrispondenza tra il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e la Regione Lombardia sui treni dei pendolari. Se l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli aveva risposto di non essere soddisfatta dell'operato di Trenord, il primo cittadino di Bergamo torna all'attacco: "Temo però che la situazione necessiti di un intervento più energico".

Nell’arco di pochi giorni c’è stata una fitta corrispondenza tra il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, e la Regione Lombardia sui treni dei pendolari. Se l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli aveva risposto di non essere soddisfatta dell’operato di Trenord, il primo cittadino di Bergamo torna all’attacco: "Temo però che la situazione necessiti di un intervento più energico".

LA LETTERA DI GIORGIO GORI

La prima lettera di Giorgio Gori (leggi qui) scriveva al governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni per lamentare i continui disservizi della linea ferroviaria Bergamo-Milano. Cancellazioni, ritardi, sporcizia sui convogli utilizzati da migliaia di pendolari ogni giorno.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE CAVALLI

Alla lettera di Gori è subito arrivata la risposta dell‘Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alberto Cavalli: "Regione Lombardia sta facendo tutto il possibile per migliorare la qualità del servizio ferroviario regionale. Per questo abbiamo già stanziato 527 milioni di euro per acquistare 63 nuovi treni. Uno dei primi cinque Vivalto già entrati in servizio, è stato destinato proprio alla Milano-Bergamo (è un doppio piano da 724 posti che effettua 10 corse giornaliere), tratta cui abbiamo sempre riservato grandissima attenzione".

L’assessore ricorda anche che la linea negli anni è stata notevolmente migliorata: “C’è stato un notevole incremento dell’offerta – spiega – nel senso che sono state aggiunte alcune nuove corse al mattino presto e al pomeriggio. Oggi c’è un treno diretto ogni mezz’ora nelle ore di punta e ogni ora nelle altre ore della giornata, oltre al servizio suburbano ogni 15’ tutto il giorno Mi (Passante)-Treviglio e viceversa. La linea è stata velocizzata e la tratta è coperta in 48 minuti”.

"L’importante investimento economico fatto – aggiunge l’assessore – ci permetterà di arrivare, entro la primavera del 2016, ad avere metà dei treni circolanti praticamente nuovi, cioè con meno di 7 anni di vita. Un notevole passo avanti per migliorare la qualità, visto che, solo fino a qualche anno fa, l’età media era superiore a 20 anni”.

“Certo è – continua l’assessore – che non possiamo ritenerci soddisfatti del servizio che oggi Trenord eroga. L’indice di puntualità registrato sulla tratta Bergamo-Milano a luglio nell’intera giornata è dell’89,7 per cento e nelle ore di punta dell’84. Ancor più grave è che l’indice di puntualità medio regionale sia passato nell’ultimo anno dal 92,5 per cento all’80, facendo registrare un trend dunque negativo. Da tempo sollecitiamo un deciso cambio di marcia”.

GORI TORNA ALL’ATTACCO

Il primo cittadino di Bergamo però non soddisfatto della risposta torna all’attacco, ecco il testo integrale della replica di Gori a Cavalli:

“Gentile Assessore, La ringrazio per la tempestività con cui ha dato risposta alla lettera che mercoledì avevo indirizzato al Presidente Maroni.

Sapere che anche Regione Lombardia non è soddisfatta dell’operato di Trenord non è motivo di particolare soddisfazione, ma è certamente utile per allineare le posizioni, al fine di ottenere il miglioramento del servizio reclamato dai cittadini del nostro territorio. Prendo atto dell’impegno di Regione Lombardia nel chiedere a Trenord "di governare il sistema ferroviario con più attenzione". Temo però che la situazione necessiti di un intervento più energico.

E mi permetto di puntualizzare:

– Dato l’investimento di 527 milioni di euro deliberato dalla Regione per l’acquisto di 63 nuovi convogli, non è stato a oggi comunicato un chiaro piano di assegnazione dei nuovi materiali (né la Sua risposta offre precisazioni sul punto). Il Vivalto entrato in servizio sulla linea Bergamo-Milano non è evidentemente sufficiente a riqualificare il servizio. La tratta ha bisogno di TSR e di nuovo materiale rotabile necessitano la linea via Carnate e la Bergamo-Brescia. Sarebbe importante far sapere ai cittadini quanti nuovi treni verranno assegnati a queste linee e con quali tempi di consegna.

– Nella Sua risposta osserva che la linea Bergamo-Milano è stata velocizzata e che la tratta è ora coperta in 48 minuti. Mi permetto di osservare che 30 anni fa il tempo di percorrenza era di 50 minuti (ne ho personale memoria, dagli anni dell’università): non si può sostenere quindi che vi sia stato un apprezzabile miglioramento su questo fronte. Quanto ai ritardi, che Lei stesso rileva in aumento, mi permetto di sollevare qualche dubbio riguardo alle statistiche in circolazione. Accade infatti tutti i giorni che per treni in ritardo di 10 minuti o più vengano segnalati solo 5 minuti di ritardo "ufficiale". Anche su questo andrebbe operato un controllo più accurato.

– È vero, rispetto ad alcuni anni fa sono state aggiunte alcune corse. E va riconosciuto che fino a due anni fa Trenord aveva raggiunto uno standard di servizio quantomeno sufficiente. Proprio per questo risulta incomprensibile (e ingiustificabile) lo scadimento continuo e progressivo a cui i viaggiatori hanno assistito negli ultimi mesi.

– Nella Sua lettera non si fa riferimento al rapporto tra Regione Lombardia ed RFI. Eppure appare evidente che anche RFI abbia responsabilità del peggioramento del servizio. Se la rete è inadeguata e se non viene svolta un’adeguata manutenzione (come testimoniato dal moltiplicarsi dei guasti), la situazione non può che decadere. Molti interventi infrastrutturali necessari sono continuamente rimandati, promessi e mai realizzati (tra questi la gestione del traffico in entrata e in uscita dalla stazione di Bergamo, che velocizzerebbe certamente i tempi di percorrenza di diverse direttrici). È legittimo quindi attendersi che, anche nei confronti di RFI, Regione Lombardia eserciti con decisione il suo ruolo, ad esigere i necessari adeguamenti della rete.

– Infine la composizione dei treni. Contrariamente a quanto sostiene Trenord – che giustifica la riduzione del numero di vetture con la diminuzione del numero dei viaggiatori, limitatamente al mese di agosto – la carenza di carrozze è tutt’altro che un problema "estivo". Dopo i disagi denunciati nell’autunno 2013 (allorché "sparirono" carrozze in tutta la regione), Bergamo non ha più visto composizioni a 7 vetture, a cui pure avrebbe diritto. Treni di punta come il 10811 hanno viaggiato per settimane con 4 sole vetture: a maggio e giugno, non ad agosto.

Tutto ciò per dire, gentile Assessore, che la situazione dei collegamenti ferroviari che interessano Bergamo è ben più insoddisfacente e richiede da parte della Regione, verso le aziende interessate, l’intervento forte e tempestivo che ho ritenuto necessario sollecitare direttamente al Presidente Maroni. Confido pertanto nel Suo personale impegno in tale direzione. Nel ringraziarLa per l’attenzione, Le invio cordiali saluti”.

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