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Il lutto

E’ morto don Pierino Gelmini, fondatore della comunità Incontro

Si è spento a 89 anni don Pietro Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro di Amelia per il recupero dei tossicodipendenti. "Una vita impegnata nel recupero dei tossicodipendenti. Su di lui pesava l'accusa di molestie ad alcuni ragazzi.

Malato da tempo, si è spento a 89 anni don Pietro Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro di Amelia, in provincia di Terni. Accanto a lui i collaboratori più stretti. "Don Pierino Gelmini è stato assistito fino in ultimo dai ragazzi che lui ha assistito per una vita": spiega Gianpaolo Nicolasi, uno dei suoi collaboratori. Una vita impegnata nel recupero dei tossicodipendenti. La comunità da lui fondata ha sedi in tutto il mondo.

L’idea di mettere in piedi una comunità per i ragazzi con problemi di droga risale agli anni Sessanta. Nel 1963 don Gelmini incontrò per caso a Roma un ragazzo con problemi di droga, Alfredo, e decise di volerlo aiutare. "Zi prete, dammi una mano, non voglio soldi ma sto male" gli disse Alfredo in piazza Navona. Don Gelmini lo portò quindi a casa sua cominciando la sua attività di assistenza e recupero ai tossicodipendenti poi concretizzata dalla Comunità Incontro.

Don Gelmini, oltre ad essere sacerdote della Chiesa Cattolica era vescovo di quella Greco-Melichita.

Nel settembre del 1979 si trasferì a Molino Silla di Amelia. Una vecchia struttura diroccata all’epoca chiamata la Valle delle streghe. Con il passare degli anni don Gelmini l’ha trasformata in quella che è nota ora come Valle della speranza. "Io ho un sogno – amava ripetere don Gelmini – quello di far diventare questo posto accogliente e non un ghetto. Un posto per far stare bene i ragazzi". La casa madre della Comunità Incontro è quindi diventata un moderno centro di accoglienza, dotato anche di strutture di assistenza sanitaria all’avanguardia. Un migliaio di ragazzi ogni anno esce dalla struttura di recupero. Si stima che siano almeno 300 mila quelli passati dalla comunità.

Don Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio nel giugno 2010 con l’accusa di avere molestato sessualmente alcuni giovani quando nel 2008 erano ospiti della Comunità Incontro di Amelia. La decisione fu letta in aula dal giudice per l’udienza preliminare di Terni Pierluigi Panariello. La procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per 12 episodi di presunte molestie. "Non ci sono elementi probatori sufficienti che giustifichino il rinvio a giudizio – affermò invece il legale di Don Gelmini, l’avvocato Lanfranco Frezza – anche perché si basa solo su dichiarazioni delle parti offese che poi si sono costituite parti civili con richiesta di risarcimento del danno. Quelle dichiarazioni avrebbero dovuto avere riscontri obiettivi esterni che potessero in qualche modo confermare le dichiarazioni accusatorie. Questa è un’istruttoria zoppa che si basa su dichiarazioni di parti civili prive di riscontro".

Il processo di recente era stato rinviato a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute dell’imputato. La prossima udienza era stata comunque fissata per il 4 marzo 2015, ma con la morte sopravvenuta dell’imputato il procedimento si estinguerà.

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