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Spending review

Alzano, Brembate e Clusone Tra i Comuni “spreconi” della lista Cottarelli

Ci sono anche tre amministrazioni comunali bergamasche nella lista degli enti "spreconi" stesa dai due commissari anticorruzione e alla spending review Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli. Alzano Lombardo, Brembate Sopra e Clusone finiscono nell'elenco delle 200 amministrazioni pubbliche segnalate per "Sprechi intollerabili negli acquisti della pubblica amministrazione e delle società controllate".

Ci sono anche tre amministrazioni comunali bergamasche – Alzano Lombardo, Brembate di Sopra e Clusone – nella lista degli enti spreconi (scarica qui) redatta dai commissari anticorruzione e alla spending review Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli. In un elenco di 200 amministrazioni pubbliche finiscono così anche i tre Comuni bergamaschi che non hanno fatto ricorso alla centrale unica degli acquisti, generando sprechi abnormi.

Per esempio, il Comune di Alzano Lombardo avrebbe speso per la fornitura di energia elettrica per l’illuminazione pubblica e dei cimiteri per l’anno 2013 una somma di 250 mila euro. Se per l’Amministrazione comunale di Alzano dovrà dare spiegazione di questa scelta l’ufficio tecnico, sposandosi a Clusone per il “servizio di fornitura energia elettrica degli immobili comunali e della pubblica amministrazione per l’anno 2013”, dovrà rendere contro il settore economico finanziario che ha spesso per i dodici mesi dello scorso anno 220 mila euro senza appalto.

Sempre per il settore energia, ma questa volta per “la fornitura di gas metano degli edifici comunali per il periodo ottobre 2012-settembre 2013” nella lista nera degli spreconi finisce il Comune di Brembate Sopra che ha speso 193.899 euro.

Perché i tre Comuni orobici sono stati accusati di spendere male il denaro pubblico?

Perché gli enti pubblici e le società controllate al 100% da organi della pubblica amministrazione sono obbligati a procedere agli acquisti secondo principi di economia e buon andamento. In poche parole: devono risparmiare il più possibile come farebbe una saggia casalinga. La Consip è la centrale acquisti dello Stato alla quale tutti gli enti possono far ricorso per le proprie commesse.

La Legge tollera che gli enti pubblici possano procedere autonomamente agli acquisti, solo in caso dimostrino di poterlo fare a prezzi inferiori da quelli proposti da Consip. Tutti i contratti vanno ad ogni modo registrati nel portale anticorruzione. I due commissari preso l’elenco dei contratti e verificate le procedure hanno subito riscontrato queste anomalie. Ora bisognerà capire perché i funzionari di queste tre amministrazioni pubbliche siano ricorsi a queste scelte non passando dalla Consip.

I due commissari, Raffaele Cantone e Carlo Cottarelli, incaricati dal Governo di scovare gli sprechi ora minacciano sanzioni ai funzionari che hanno siglato contratti d’acquisto di beni e servizi, in violazione delle norme. La legge prevede delle sanzioni per i funzionari che non rispondano alla lettera inviati dai commissari, sanzioni che ammontano a 25mila euro e a 51mila per chi "fornisca dati non veritieri".

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