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Lavoro

Rivoluzione Itema: dieci ore per 4 giorni Sindacati: il dialogo paga

Soddisfazione da parte dei sindacati per l'accordo raggiunto alla Itema di Colzate dove i dipendenti sperimenteranno per un anno un nuovo turno di lavoro: 10 ore di lavoro spalmate su quattro giorni al posto dell’attuale “turno 8x5”, ovvero otto ore di lavoro quotidiane spalmate su cinque giorni. Itema: "Ora investiremo per i siti industriali di Colzate e Vilminore di Scalve”.

Il mondo del lavoro cambia, anche nelle ore dedicate alla produttività. Alla Itema di Colzate, una multinazionale che produce telai e macchinari per la tessitura, è stato raggiunto un accordo che prevede una rivoluzione della settimana lavorativa.

Si passerà dalle attuali 8 ore di lavoro per cinque giorni, a turni di 10 ore concentrati su quattro giornate.

L’accordo non è stato semplice e immediato, ma è arrivato al termine di una lunga e complessa trattativa. E alla fine è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori del reparto montaggio Itema Spa senza alcun voto contrario. “Un accordo innovativo e complesso perché vede un metodo di organizzazione del lavoro poco conosciuto e da sperimentare – affermano le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil di Bergamo –. Intesa che per funzionare necessita di una buona organizzazione del lavoro, formazione adeguata per la professionalità che i lavoratori dovranno esprimere, dialogo costante tra azienda e la “commissione sindacale” che ne monitorerà l’applicazione”.

Cogliendo la necessità aziendale di aumentare il numero di telai da produrre per rispondere ad un settore del mercato in cui le macchine Itema Spa stanno riscuotendo buoni consensi, il sindacato sigla un accordo che è “esempio di flessibilità intelligente perché discussa e concordata con i rappresentanti dei lavoratori. Segue le richieste aziendali ma ma ha come valore aggiunto sindacale il consolidamento di occupazione giovanile già dal settembre del 2014, migliorano sensibilmente gli aspetti economici dei lavoratori coinvolti, da l’avvio agli investimenti che entro il 2015 miglioreranno gli aspetti produttivi (estensione delle linee di montaggio ) con possibile aumento della produzione del 25%, garantisce pause di riposo giornaliere aggiuntive a quanto il contratto nazionale del lavoro definisce, consegue ulteriori 12 ore di permesso annuo retribuito e al sacrificio di rimanere in fabbrica dieci ore al giorno (comunque per un massimo di 40 settimanali) riduce la presenza in fabbrica di almeno 43 giorni l’anno”.

I SINDACATI: SODDISFATTI 

“Trattativa ardua ma sono soddisfatto – afferma Giancarlo Carminati, Fim Cisl –. Dopo quasi 8 anni in cui il sindacato in Itema Spa (ex Promatech e First) era chiamato a discutere solo accordi di crisi e riduzione del personale oggi sigliamo un accordo che prevede assunzioni e investimenti. Diamo all’azienda la flessibilità richiesta e otteniamo benefici per i lavoratori. Sottolineo il clima di reciproco ascolto e condivisione tra le varie sigle sindacali. A settembre chiuderemo anche la parte normativa del premio di risultato che prevede anche argomenti di welfare aziendale”.

"Accordo positivo, dopo mesi in cui la trattativa si era arenata più volte stamane in Confindustria la svolta con un ipotesi accordo approvato poi nel pomeriggio dai lavoratori – osserva Luca Vitali della Fiom Cgil –. Lo definisco in certe sue forme un accordo innovativo dove i lavoratori coinvolti, avranno la possibilità di avere un giorno in più di riposo a settimana dove poter gestire la propria vita. Positivo il fatto che la totalità dei presenti in assemblea abbia dato il consenso al lavoro svolto. Il Sindacato ha messo come sempre il benessere dei lavoratori come primo obiettivo e credo che questo accordo lo consegua sia nella parte normativa che nella parte economica".

“Nei temi di flessibilità e organizzazione del lavoro il Contatto Nazionale lascia notevoli ambiti di scelta da parte aziendale ma lascia anche ampi spazi di discussione – conclude Damiano Bettoni della Uilm Uil –. Noi abbiamo utilizzato questi spazi per migliorare sia il salario che gli aspetti organizzativi e normativi. Alla fine , pur nella complessità della vicenda il dialogo ha pagato. Ci auguriamo che l’azienda colga questa opportunità per rafforzarsi”.

L’AZIENDA: ORA INVESTIREMO A COLZATE E VILMINORE

“Itema considera in maniera positiva il risultato raggiunto attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali, a cui dà atto di avere espresso e mantenuto, anche nelle fasi più delicate della trattativa, una posizione di responsabilità, comprendendo l‘opportunità di contribuire ad una migliore utilizzazione degli impianti in questa fase di sviluppo per l’Azienda bergamasca – scrive in una nota l’azienda –. In questo modo, Itema è nella posizione di esprimere un segnale di investimento occupazionale per i giovani del territorio inseriti anche nei reparti di produzione che, seppure in misura sempre compatibile con il contesto economico aziendale, si pone in decisa contro-tendenza rispetto alle statistiche che vedono una contrazione dei livelli occupazionali giovanili a livello nazionale. L’Azienda conferma in questo modo la ferma volontà di proseguire nelle azioni di rilancio e investimento per i siti industriali di Colzate e Vilminore di Scalve”.

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