Dopo la notizia diffusa nella mattinata di sabato (Leggi qui) sulla possibilità che Marco Pantani sia stato ucciso, emergono altri particolari legati alla sua morte.
Una serie di frasi apparentemente senza senso, dalle quali traspariva – secondo gli investigatori dell’epoca – una evidente condizione di disagio. Erano di questo tenore, in prevalenza, gli scritti trovati nella camera del residence all’ interno della quale fu trovato morto il Pirata.
Le ultime frasi di Marco «Colori, uno su tutti rosa arancio come contenta, le rose sono rosa e la rosa rossa è la più contata», annotava Pantani su un biglietto. E su un altro il «pirata» scriveva: «Con tutti Marte e Venere segnano per sentire».
Il corpo Il cadavere di Pantani fu trovato la sera del 14 febbraio 2004 nella camera da letto, su piano rialzato, in un appartamento al quinto piano del residence «Le Rose» di Rimini. La salma, presenti ufficiali di polizia giudiziaria, fu ispezionata da un medico della Asl di Rimini.
Secondo quanto risulta in atti giudiziari, il cadavere era «prono, sul pavimento, al lato destro del letto»; presentava «vistose macchie ipostatiche sul volto, sul torace e sulle gambe».
Il medico legale rilevò «lievi escoriazioni sul capo, uscita di sostanza ematica dalle narici», conseguenza della «probabile lesione del setto nasale». Le tracce ematiche Il cadavere presentava, inoltre, alcuni particolari, descritti nei verbali della polizia: «un tatuaggio raffigurante un diavoletto di colore rosso con forcone e una nuvoletta sul braccio destro; un tatuaggio raffigurante una faccia e una rosa sulla regione pettorale sinistra». Una «vistosa chiazza di sostanza presumibilmente ematica», infine, fu rilevata «sul pavimento, in corrispondenza del volto del cadavere».
commenta