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Bergamo

Rinnovo cda Uniacque Salta intesa con la Lega Paolo Franco è presidente

All’assemblea di Uniacque è saltata l’intesa tra la Lega Nord e gli altri partiti al tavolo (Partito Democratico, Forza Italia e Nuovo CentroDestra). Il segretario provinciale leghista Daniele Belotti: “Nonostante la nostra buona volontà l’accordo è venuto meno”. A sua volta, il segretario provinciale democratico Gabriele Riva ribatte: "Abbiamo tentato in ogni modo l'accordo, ma l'intesa è diventata impossibile".

All’assemblea di Uniacque è saltata l’intesa tra la Lega Nord e gli altri partiti al tavolo (Partito Democratico, Forza Italia e Nuovo CentroDestra). Alla fine è stato eletto presidente Paolo Franco (Forza Italia) mentre il Cda è composto da Caterina Lorenzi, Gianbattista Pesenti, Mario Tomasini e Valentina Vavassori. E' la lista proposta dal segretario del Pd, Gabriele Riva.

Il segretario provinciale della Lega Nord Daniele Belotti spiega: “L’intesa con gli altri partiti è saltata nonostante la nostra buona volontà e tutti gli sforzi fatti alla ricerca di un accordo, per senso di responsabilità e per garantire ai cittadini il servizio e alla società gli investimenti. Dico senso di responsabilità perché i numeri, senza un’intesa tra i diversi schieramenti, portano a una situazione di sostanziale pareggio. Utilizzando una metafora calcistica, le decisioni non verrebbero prese nemmeno ai tempi supplementari ma addirittura ai calci di rigore. Avevamo deciso, quindi, di fare un passo indietro perché, con una maggioranza risicata, l’assemblea avrebbe potuto bocciare le delibere del consiglio di amministrazione. Allo stesso tempo, però, abbiamo richiamato l’attenzione sui ruoli di garanzia, chiedendo chiarezza sulla situazione di Valcavallina servizi e su Idrogest, per la quale attendiamo la sentenza a dicembre”.

Altro motivo di discordia è stato il rinnovo delle consulenze. Belotti evidenzia: “In queste lunghe trattative, a fronte di un passo indietro rispetto alle cariche, per trovare un accordo e una maggioranza più ampia, accanto alla richiesta di fare chiarezza su Valcavallina servizi e Idrogest, abbiamo domandato che venissero scelti nomi completamente nuovi per i consulenti oltre che per i componenti del consiglio di amministrazione. Se, infatti, Partito Democratico e parte di Forza Italia hanno posto la condizione che il cda fosse costituito interamente da nomi nuovi, noi abbiamo proposto che lo stesso principio venisse allargato anche ai consulenti. Cioè, abbiamo posto il veto su Caterina Lorenzi, già consulente della società, in quota Pd. Le risposte del Partito Democratico e di parte di Forza Italia al nostro passo indietro e alla nostra collaborazione sono state la conferma di Lorenzi e il rifiuto delle richieste di maggior chiarezza su Valcavallina servizi e Idrogest”.

Da parte sua, il segretario provinciale del Partito Democratico Gabriele Riva rigetta gli attacchi e afferma: "Il Pd ha tentato in ogni modo un accordo tra le diverse parti politiche coinvolte: sia nei giorni scorsi sia nelle ore prima dell'assemblea, quando l'intesa ancora non era stata chiusa, abbiamo cercato la convergenza sul piano industriale per Uniacque, perchè crediamo in questa società. Da parte della Lega Nord, invece, abbiamo notato la volontà di far saltare l'accordo, giocando sui nomi e facendo un balletto che ha reso impossibile il raggiungimento dell'intesa con loro. Con Forza Italia e Nuovo CentroDestra, invece, si è trovata una convergenza: mi spiace, ma è stata la Lega Nord a isolarsi e a sottrarsi da una gestione collegiale".

Restando sul tema maggioranza nell'assemblea di Uniacque", il segretario provinciale democratico si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "Aggiungo che quando la Lega Nord aveva i numeri e una maggioranza solida, non ha mai cercato aperture o convergenze con la minoranza, decidendo tutto autonomamente".

Non mancano, poi, risposte in merito a Valcavallina servizi e Idrogest da una parte e rinnovo consulenti dall'altra. Riva dichiara: "I promotori della ricerca di un accordo tra le parti  è stato il Partito Democratico: lo scopo del tavolo di discussione non era quello di fare prove di forza, ma di creare le premesse per una gestione condivisa di Uniacque. E siamo stati noi a chiedere maggior chiarezza su Valcavallina servizi e Idrogest. Per quanto riguarda i consulenti, per concludere, i nostri nominativi sono figure scelte in base a criteri di competenza, capacità e curriculum, e non per appartenenza: non vedo dove sia il male se tra i nomi ci sia anche quello di una persona che abbia già lavorato per Uniacque".

Il venir meno dell'accordo con la Lega Nord, infine, rende più complicata la possibilità di costituire una lista istituzionale comune in vista delle nuove elezioni provinciali

Paolo Ghisleni

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