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La lettera

Pubblicità stradale, la Regione dice basta: “Così ci distrugge”

L'amministratore delegato della Carminati Allestimenti Oscar Sartori scrive ai giornali dopo aver ricevuto la comunicazione della Regione del mancato rinnovo delle convenzioni per le pubblicità stradali: "La nostra azienda così finisce in ginocchio, è in questo modo che la Giunta leghista vuole aiutarci di fronte alla crisi?".

Riceviamo e pubblichiamo la letera di Oscar Sartori, amministratore delegato della Carminati Allestimenti Srl, azienda bergamasca specializzata in pubblicità. L'imprenditore ci ha scritto per "rendere pubblica la decisione della Regione Lombardia di non rinnovare le convenzioni per la realizzazione di iniziative di comunicazione pubblica stradale. In questo modo - ha spiegato Sartori - la mia realtà subirà un gravissimo danno e perderà tanti clienti. E' così che la Giunta di Maroni vuole stare vicina alle aziende in questo momento di crisi economica?".

 

Gentile redazione,

vi scrivo per rendere pubblica la decisione della Regione Lombardia che giusto una settimana fa ha annunciato (scrivendo alle Province e non a noi direttamente) la decisione di “non rinnovare le convenzioni per la realizzazione di iniziative di comunicazione pubblica stradale”, una vera e propria linfa vitale per aziende come la Carminati Allestimenti Srl di cui sono amministratore delegato. Le convenzioni, in vigore dalla metà del 2004, sono scadute il 21 giugno scorso e la Giunta leghista, che solo a slogan si è pubblicizzata come una realtà capace di aiutare aziende e famiglie di fronte alla crisi, ha deciso di non rinnovarle e nemmeno di prorogarle, sbattendoci di fatto la porta in faccia senza spiegazioni e comunicandoci con un breve messaggio di posta elettronica che tutti gli impianti regolati dalle già citate convenzioni vanno rimossi al più presto, ovviamente a nostre spese. Per fare chiarezza, stiamo parlando di oltre mille impianti pubblicitari con gran parte degli spazi già venduti a realtà che, nonostante le grandi difficoltà di questi tempi, hanno ancora voglia e soldi per investire. Cosa diremo a questi clienti? Chi ci risarcirà del grandissimo danno a cui andremo incontro? La Lega Nord, forse, che già nell'ottobre del 2013 con il Progettio di Legge 112 ha provato a metterci i bastoni tra le ruote promuovendo un assurdo divieto di installazione di qualsiasi mezzo pubblicitario al di fuori dei centri abitati di tutta la regione?

Questo, per un'azienda come la mia e per tante altre che ancora oggi sopravvivono in Lombardia, è un altro colpo basso vero e proprio, che rischia di lasciarci in ginocchio. Senza quegli spazi pubblicitari c'è chi rischia di chiudere tutto, lasciando per strada giovani e gente con una famiglia da mantenere: è in questo modo che si cerca di aiutare un mercato come quello pubblicitario già in difficoltà?

Inoltre, ritengo doveroso evidenziare come le imprese del nostro settore portino ai Comuni, a titolo di imposta comunale, delle cifre non indifferenti, qualcosa come il 50% del fatturato (nella sola Lombardia, per fare delle cifre precise, circa 32 milioni di euro l'anno divisi tra tutti gli enti locali). Davvero si vogliono tagliare ai Comuni anche queste entrate?

Con la presente, ovviamente, chiediamo un passo indietro alla Giunta regionale e a tutti i collaboratori del presidente Maroni: il nostro settore non ha bisogno di ulteriori sgambetti.

Oscar Sartori, amministratore delegato Carminati Allestimenti Srl

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