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Alzano lombardo

E’ polemica sulla bandiera “La Lega ha scarso senso delle istituzioni”

Il centrosinistra di Alzano lombardo, con questo comunicato scritto dal vicesindaco Manuel Bonzi, replica al blitz della Lega Nord che sabato mattina ha issato la bandiera con la croce di San Giorgio nel giardino comunale. La stessa bandiera era stata rimossa pochi giorni dopo le elezioni.

Il centrosinistra di Alzano lombardo, con questo comunicato scritto dal vicesindaco Manuel Bonzi, replica al blitz della Lega Nord che sabato mattina ha issato la bandiera con la croce di San Giorgio nel giardino comunale. La stessa bandiera era stata rimossa pochi giorni dopo le elezioni. 

"Dispiaciuti di dover nuovamente rispondere alle provocazioni della Lega Nord vi inviamo per conoscenza una puntualizzazione essenziale dei fatti, dei quali abbiamo provveduto ad informare prioritariamente e formalmente la Prefettura. Innanzitutto occorre precisare che lo Statuto Comunale del 2001 recitante all’articolo 1.7 “Resteranno permanentemente esposte all’esterno della delegazione comunale la bandiera della Comunità Europea, la bandiera nazionale e la bandiera storica lombarda raffigurante la croce di San Giorgio” contiene a nostro parere un vizio di sostanza in quanto non ci è stato possibile rintracciare alcun documento certificante formalmente la Croce di san Giorgio come bandiera storica della Lombardia. Chiarissimi invece ci sono parsi il testo del comma 2, dell’art. 32, delle Disposizioni Generali in materia di cerimoniale e disciplina delle precedenze tra le cariche pubbliche (2006, modificato nel 2008, quindi successive allo statuto Comunale) e dell’art.12, Capo IV, DPR 7 aprile 2000, n.121, dai quali si evince che accanto alla bandiera nazionale ed europea possono essere esposti esclusivamente il vessillo ed il gonfalone dell’Ente territoriale o locale. Trovandoci a decidere tra l’applicazione di una legge dello Stato, inequivocabile nella sua formulazione, ed una norma statutaria apparentemente equivoca, abbiamo ritenuto di dover applicare la legge dello Stato. Non essendoci giunta alcune intimazione dal Segretario ma soltanto dalla minoranza, la cui diffida giudichiamo impropria ed infondata, non riteniamo di dover provvedere ad issare nuovamente la bandiera sino a diverso pronunciamento della Prefettura. In aggiunta, la natura partitica del vessillo e la strumentalizzazione della questione ci paiono oggi testimoniate da due gravi fatti.

Il primo è occorso durante la notte fra il 20 ed il 21 giugno, quando ignoti hanno provveduto a disseminare la città di adesivi recanti la croce di San Giorgio, ricoprendo con essi anche cartellonistica informativa pubblica, stradale ed istituzionale; ciò costituisce, oltre che un atto di prevaricazione, un danno economico per l’Amministrazione che sarà costretta a rimuovere il materiale disponendo l’immediato intervento degli addetti.  Il secondo episodio, non meno grave, si riferisce ad alcuni militanti leghisti che hanno indetto in giornata una manifestazione di protesta non autorizzata. Onde evitare incidenti, anche in presenza di una cerimonia ufficiale di matrimonio, sono stati ad attenderli Vigili Urbani, una pattuglia dei Carabinieri e funzionari Digos preoccupati di garantire sicurezza ed ordine pubblico.

Il sindaco, tramite il corpo di vigilanza aveva dato disposizione al ricevimento di una delegazione onde spiegare le ragioni dell’Amministrazione. A riprova dello scarso consenso della cittadinanza tutta, soltanto una trentina di attivisti si sono presentati nella sede comunale; entrati nel cortile municipale hanno provveduto senza alcuna autorizzazione ad issare la bandiera a nostro avviso illegittima. Spiace che ad accompagnare l’esigua compagine ci fossero il capogruppo consigliare della minoranza Camillo Bertocchi, il Senatore della Repubblica Consiglio Nunziante, il Deputato Cristian Invernizzi ed il Segretario Lega Nord Alzano Giuseppe Rota. Dimostrando un dubbio senso delle Istituzioni, costoro hanno avallato una pratica di conflitto scarsamente democratica, poco adatta a condurre il governo della città in un clima di dialogo costruttivo a vantaggio dei cittadini. Vale la pena sottolineare che, malgrado la disponibilità del Sindaco, nessuno si è presentato al ricevimento.

Sperando che prevalga la volontà di archiviare pretestuosi argomenti che nascondono soltanto la povertà della proposta politica dell’opposizione, informiamo che i lavori di revisione dello Statuto Comunale sono già in corso ed in occasione del prossimo Consiglio del mese di luglio intendiamo ripristinare il rispetto della normativa statale abrogando definitivamente l’articolo impropriamente introdotto dalla precedente Amministrazione leghista. Sperando in una prossima occasione di incontro in cui ci sia possibile illustrare il corposo lavoro della nostra Giunta relativo all’istituzione dei Comitati di quartiere, al piano delle opere pubbliche e a tutti gli ambiti d’azione vitali per Alzano, ringraziando nuovamente per l’attenzione, salutiamo cordialmente.

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