Gli investigatori sono al lavoro per `incrociare´ le celle telefoniche agganciate da Yara Gambirasio con quelle di Massimo Giuseppe Bossetti e poter quindi stabilire il numero di contatti `virtuali´ tra la vittima e il presunto assassino della 13enne.
Le analisi tecniche si concentrano su un arco temporale piuttosto ampio - «da qualche mese prima» della scomparsa della giovane ginnasta - per poter stabilire con assoluta certezza quante volte i cellulari hanno agganciato la stessa cella e dunque dedurre se e in quali occasioni la vittima e il presunto carnefice siano stati contemporaneamente presenti nello stesso luogo.
Incroci che richiederanno «ancora un po' di tempo» e che andranno comunque verificati: la stessa cella comprende spazi non così delimitati, ma fornisce in modo chiaro una fotografia degli spostamenti della persona.
Si tratta di un accertamento possibile grazie all'intuito degli investigatori: al momento della scomparsa risalente al 26 novembre 2010 gli inquirenti hanno acquisito le 120mila utenze telefoniche compatibili con la zona della scomparsa e hanno «salvato tutti i tabulati», cosa che non sarebbe possibile ora: i gestori hanno l'obbligo di conservate i dati del traffico telefonico solo degli ultimi due anni.
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