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Economia

Rulmeca: “Obbligatorio guardare oltre l’Europa per continuare a crescere” fotogallery

Il punto sull’internazionalizzazione del gruppo di Almè al convegno di Confindustria Bergamo. Focus sui contratti di spedizione e di trasporto su Vietnam, Thailandia e Indonesia.

Guardare oltre l’Europa è ormai obbligatorio per crescere. Un motto che Rulmeca ha da tempo messo in pratica, visto che da anni è presente in paesi lontani, come la Thailandia, protagonista del terzo incontro sul ciclo che Confindustria Bergamo ha dedicato all’internazionalizzazione e dove si alternano approfondimenti tecnici, focus su paesi esteri e testimonianze aziendali. In questo caso il focus era sui contratti di spedizione e trasporto e su Vietnam, Thailandia e Indonesia, dove una politica di investimenti pubblici e il sostegno agli investimenti stranieri sta guidando la ripresa sebbene in un sistema politico non troppo stabile.

“Esportare oggi è diventato imperativo per compensare un mercato domestico fiaccato dalla crisi e poter sfruttare le potenzialità del mercato globale” ha sottolineato Fabio Ghisalberti, amministratore delegato di Rulmeca, che ha anche evidenziato l’interessamento in atto per nuovi grandi mercati, come India e Brasile, nei quali la società è oggi presente solo tramite export. Per quanto riguarda invece la Thailandia, si tratta di una location importante, come confermano anche i nuovi recenti investimenti, base per espansione per il sud est asiatico, Indonesia e Vietnam.

“E’ un mercato molto interessante – ha spiegato ai partecipanti - in particolare per automotive, cibo e turismo – dove l’economia ha una buona crescita, la qualità della mano d’opera base è elevata, il costo del lavoro inferiore alla Cina, c’è ampia flessibilità della forza lavoro e si può contare su una chiarezza legislativa”. Per contro ci sono però l’instabilità politica, la corruzione diffusa, endemici problemi di traffico e di infrastrutture inadeguate. Con i suoi tre marchi (Rulmeca, Precismeca e Melco), il gruppo è il maggiore fornitore mondiale di rulli, mototamburi e componenti per nastri trasportatori per carico pesante e leggero. Le produzioni si indirizzano all’industria mineraria in genere, al trasporto carbone, cementerie, petrolchimica, cave e cantieri. Il suo nome è legato ad investimenti strategici come quello del raddoppio del Canale di Panama e, in ambito nazionale, la centrale elettrica Enel di Brindisi di carbone “pulito”.

Targato Rulmeca è anche il più lungo nastro trasportatore costruito in Asia: 180 mila rulli distribuiti su 92 chilometri. Tradizionalmente focalizzata sulle applicazioni per la movimentazione di materiali sfusi, Rulmeca ha più recentemente introdotto sul mercato europeo la propria serie di rulli, mototamburi e componenti per la movimentazione delle linee di produzione, ma anche di colli e posta, per la logistica interna e le logistiche aeroportuali. Dal quartiere generale di Almè, Rulmeca segue 11 società produttive nel mondo ed altrettante società commerciali in cui operano 1300 dipendenti. Il fatturato consolidato 2013 è stato pari a 160 milioni di euro, ma per il 2014 è prevista una diminuzione di 5 milioni di euro, dovuta alla non generalizzata ripresa. Azienda familiare, ha avviato l’espansione all’estero già nel 1988 con l’acquisto della Rulmeca Venezuela. Sei anni dopo è stata acquisita la Rulmeca Portugal e nel 2000 è stato acquisito il Gruppo Precismeca con sedi produttive in Germania, Francia e Canada. Fra il 2003 e il 2011 è stato dato un particolare impulso al processo di internazionalizzazione con l’accordo con Interroll AG che ha portato a far parte del gruppo società in Thailandia, UK e Germania, l’apertura della società di vendita in Danimarca e negli Usa, l’acquisto di Melco Conveyor Equipment in Sud Africa, l’avvio della produzione a Tianjin, in Cina, l’apertura di un ufficio di vendita in Kazakhstan, l’apertura di Rulmeca Oy, in Finlandia, della sede commerciale Rulmeca in Turchia e delle sedi commerciali in Australia e Indonesia. Lo scorso anno è stata poi acquisita la Danrol, specializzata in moto tamburi per le casse dei supermercati e convogliatori con carichi leggeri, con sede produttiva in Polonia e commerciale in Danimarca.

Attualmente sono considerati centri di produzione strategici Rulmeca Italy, Rulmeca Germany, Melco South Africa, centri di produzione locali Rulmeca Canada, Rulmeca UK, Rulmeca China, Rulmeca Venezuela e Rulmeca Thailand, dove la società è presente dagli anni ottanta tramite accordi commerciali e con un sito produttivo dal 2003, ha un fatturato 6,5 milioni di euro, può contare su 52 dipendenti e un management completamente locale.

“La nostra logica non è quella della delocalizzazione - ha spiegato Fabio Ghisalberti - ma la ricerca dei fornitori locali e di mercati in espansione, in questo modo possiamo fronteggiare le difficoltà del mercato interno e di un Europa ancora poco incline a una solida ripresa”.

Rossana Pecchi

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