In un'audizione al Senato, il presidente di Seat Pagine Gialle, Guido de Vivo, spiega: "l'offerta di D. Holding è stata presentata tardi e avrebbe comportato un ritardo di almeno 6 mesi" nella tabella di marcia di Seat P.G., attualmente in concordato preventivo". Ma "la considerazione finale è che la stessa proposta, tramite Offerta pubblica di scambio, nulla osta che sia fatta dopo la proposta concordataria" fissata al prossimo 15 luglio.
Inoltre, "c'erano notevoli difficoltà procedurali, la necessità di approfondire aspetti strategici. Non è pensabile fermarsi a dichiarazioni perché - ha osservato de Vivo - bisogna fare una due diligence. Ci sono moltissime incertezze sul piano giuridico. La proposta prevederebbe un'Offerta pubblica di scambio che si andrebbe a inserire e a coincidere con l'approvazione del concordato", istituto che richiede il via libera a maggioranza dei soci. Poi, "avremmo dovuto prevedere una nuova assemblea che approvasse una nuova delibera" e tutto questo avrebbe comportato "certezza di tempi lunghissimi e incertezza dei risultati", ha concluso de Vivo.
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