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Bergamo

Confindustria premia gli studenti eccellenti: “Coltivate il talento” fotogallery

Al centro congressi “Giovanni XXIII” si è svolta “Io e lode”, cerimonia di premiazione degli studenti eccellenti delle scuole secondarie di secondo grado bergamasche e di diversi concorsi organizzati da Confindustria Bergamo e, in modo particolare, dal Gruppo Giovani Imprenditori, in collaborazione con l’Ufficio scolastico per la Lombardia bergamasco. Ospite d’eccezione il comico Fabrizio Fontana, comico di “Zelig” e volto di “Striscia la notizia”.

“Dentro ognuno di voi c’è un talento, il segreto è trovarlo”. È con queste parole che il consigliere delegato all’education di Confindustria Bergamo Cristina Bombassei invita i giovani a credere nelle proprie capacità e a impegnarsi per consolidare un percorso teso all’eccellenza quale motore di miglioramento e di progresso sociale.

L’occasione per rivolgere questo invito ai ragazzi è stata “Io e lode”, cerimonia di premiazione degli studenti eccellenti delle scuole secondarie di secondo grado bergamasche. L’iniziativa, che quest’anno è giunta alla terza edizione, si è tenuta venerdì 30 maggio al centro congressi “Giovanni XXIII". Un evento, promosso da Confindustria Bergamo e, in particolare, dal Gruppo Giovani Imprenditori in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale orobico, ha visto anche la premiazione dei primi 3 progetti nei diversi concorsi indetti dall’organizzazione imprenditoriale bergamasca per promuovere concrete sinergie tra scuola e lavoro, come “Industriamoci”, “Junior achievement” e “La tua idea di impresa”. In totale sono stati coinvolti 500 studenti di 55 scuole del territorio.

Bombassei afferma: “Il punto di partenza alla base di ogni attività umana prima ancora che imprenditoriale sono le idee. Non c’è una ricetta precisa per sapere quali siano le idee vincenti, ma ci sono alcuni fattori che possono creare terreno fertile per farle emergere, come studio e curiosità verso il mondo che ci circonda. Poi ci sono elementi che possono favorire il loro sviluppo, come intuizioni, circostanze ambientali, preparazione, coraggio e passione. Il nostro territorio annovera diversi esempi di attività produttive che hanno avuto successo puntando su queste caratteristiche: proprio l’intuizione e il coraggio, innanzitutto, hanno guidato Farinetti, ex proprietario della catena di grande distribuzione UniEuro e fondatore di Eataly che, prima degli altri, ha compreso l’importanza di dedicarsi ai cibi e alle bevande di alta qualità. Le circostanze ambientali, invece, hanno avuto un ruolo di prim’ordine quando, nel secondo dopoguerra, Ferrero abbinò le nocciole, a basso costo e presenti in abbondanza in Piemonte, al cioccolato e, 90 anni fa, nacque la Nutella. Una volta ottenuto successo, poi, è necessario coltivarlo e sostenerlo, con ricerca, specializzazioni e innovazione continua: basta pensare a “Luxottica” che, recentemente, ha lanciato i “Google glass”. Altrettanto importante, infine, è la visione, ossia la capacità di associare al consumo del prodotto immesso sul mercato un significato e un richiamo del cittadino a una responsabilità sociale, come uno stile di vita sano o il rispetto dell’ambiente. Tutti questi sono tratti caratteristici dell’operato di un imprenditore e fondamenti solidi del tessuto produttivo, anche se servono energie e idee nuove, capacità e competenze, in un’unica parola, il talento delle nuove generazioni”.

Passione, impegno e talento sono qualità racchiuse nel tema filo-conduttore dell’edizione 2014 di “Io e lode”: la cultura pop, per invitare a riflettere su cosa la nostra società considera popolare e cosa, al contrario, flop. La vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo con delega all’education Alessia Ceroni spiega: “Il termine ‘pop’ è associato al concetto di successo, di tendenza che riscuote il gradimento di molte persone, mentre usiamo la parola “flop” per indicare un insuccesso. Bisogna, però, prestare attenzione a ciò che definiamo “pop” e “flop”, in quanto non sempre successo è sinonimo di qualità e, soprattutto, si rischia di tendere all’omologazione, a smarrire ciò che distingue ognuno di noi e a perdere la propria identità. Nella società in cui viviamo, infatti, la nostra identità rischia di basarsi sul riconoscimento degli altri e di chiudersi solamente in un network limitato di relazioni. Così, si cerca di nascondere gli errori e gli insuccessi che, invece, rappresentano una tappa fondamentale per l’innovazione e per raggiungere i risultati prefissati. Anzi, la storia ci insegna che le più grandi scoperte, spesso, sono scaturite proprio da flop: basta pensare ai post-it o alla Coca-cola. Essere pop, dunque, richiede capacità di innovarsi e studio, apertura a nuove nozioni, metodi e tecnologie, apprendimento permanente e coraggio per saper anticipare le esigenze del cliente prima che possano insorgere investendo su settori nuovi. Anche nella Bergamasca ci sono molte aziende modello che puntano costantemente sull’innovazione, come Same, leader nella produzione di trattori; Brembo, produttrice di impianti frenanti per veicoli, specializzata nel settore moto e auto ad alte prestazioni; la Nautical Division della Brembo, che realizza lo scafo di Luna Rossa; e il cotonificio Albini, che confeziona tessuti per camiceria di alta gamma”.

Per far emergere i talenti, è determinante la formazione di sinergie tra sapere e saper fare, possibile attraverso la collaborazione tra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro. Il dirigente dell’ufficio scolastico per la Lombardia – Ambito territoriale di Bergamo Patrizia Graziani evidenzia: “Progetti come questo sono insostituibili per le scuole e stimolano gli istituti a impegnarsi in esperienze sempre nuove per avvicinare gli studenti all’ambito lavorativo. In modo particolare, va registrato il riconoscimento del merito, in una società in cui, spesso, non viene adeguatamente valorizzato”.

Infine, sul palco del centro congressi è salito un ospite d’eccezione: Fabrizio Fontana, comico di “Zelig” e volto di “Striscia la notizia”. L’attore ha presentato due giochi che hanno visto protagonisti i giovani: il primo, incentrato sulla creatività, in cui i ragazzi si sono cimentati nell’allestimento di spot pubblicitari dal vivo, mentre il secondo, intitolato “Le so tutte”, era un quiz sulle realtà produttive. Utilizzando l’ironia, in conclusione, Fontana sprona gli studenti: “Investite sempre tanta passione in tutto ciò che fate, perché è il modo migliore per raggiungere tutti i traguardi, nella vita e a livello professionale”.

I PREMI

Concorso “Industriamoci”, con premiazione di Marcello Pezzoli, vicepresidente del Gruppo Giovani di Confindustria Bergamo. Primo classificato: classe quinta BT dell’istituto Marconi di Dalmine; secondo classificato: classe terza ITE dell’istituto Imiberg di Bergamo; terzo classificato: classe quinta MA dell’Istituto Paleocapa di Bergamo.

Concorso “Junior Achievement”, con premiazione di Marina Rodeschini, componente del consiglio direttivo del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo e della commissione education. Primo classificato: classe quarta ITE dell’istituto Imiberg di Bergamo, secondo classificato: classe quinta H – Turistico dell’istituto alberghiero di San Pellegrino; terzo classificato: classe Andrea Ferrari dell’istituto Paleocapa di Bergamo.

Concorso “La tua idea di impresa”, con premiazione di Miriam Gualini, vicepresidente del comitato piccola industria di Confindustria Bergamo. Primo classificato: classe quarta MCE dell’istituto Paleocapa di Bergamo; secondo classificato: classe terza DM dell’istituto Mozzali di Treviglio; terzo classificato. classe quarta AM dell’istituto Valle Seriana di Gazzaniga.

Si aggiudica il concorso “Management game” l’istituto Imiberg di Bergamo, ritira il premio il professor Armando Persico.

I nominativi eccellenti per il gioco “Io e lode” sono: Mattia Borelli (istituto Mozzali di Treviglio), Riccardo Singuaroli (istituto Mozzali di Treviglio), Giulia Bearzi (istituto Mozzali di Treviglio), Elisa Piazza Spessa (liceo Sarpi di Bergamo), Sara Bertoletti (istituto Mamoli di Bergamo), Jessica Koci (istituto Mamoli di Bergamo), Veronica Cortinovis (istituto Turoldo di Zogno), Mattia Manzoni (istituto Turoldo di Zogno).

Paolo Ghisleni

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