Primo via libera della Camera al "divorzio breve": basteranno dodici mesi di separazione giudiziale o addirittura sei mesi di consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli, per far calare definitivamente il sipario su un matrimonio. La riforma passa ora al Senato per l’approvazione defintiva ed è la prima riforma "tripartisan" della legislatura: i deputati M5S l’hanno votata insieme a Pd, Fi, Sc, Sel, Fdi mentre la Lega ha lasciato ai suoi deputati libertà di coscienza. Contro si sono dichiartati i deputati dei Popolari per l’Italia-Udc. I voti alla Camera a favore del divorzio breve sono stati 381, i contrari 30, le astensioni 14.
Queste le novità:
– Divorzio breve: stop alla separazione tre anni prima di chiedere il divorzio. Il termine scende a 12 mesi per la separazione giudiziale, mentre a sei il termine decorre dalla notifica del ricordo;
– Comunione legale: la comunione dei beni si scioglie quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale;
– Applicazione immediata: il "divorzio breve" sarà operativo anche per i procedimenti in corso.
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