Lavori per oltre due milioni di euro, ma il restyling degli uffici comunali fa discutere. A sollevare il caso sono Giorgio Gori e Sergio Gandi. Il candidato sindaco del centrosinistra ha effettuato un breve sopralluogo agli ufficio tributi in via Sora, dove circa 180 persone si sono messe in coda per capire quanto dovranno pagare di Tasi. Un disservizio documentato anche da Bergamonews (leggi l’articolo). “Una situazione delirante – commenta Gori -. C’erano persone in attesa dalle otto della mattina in un budello. Tutte imbufalite. E anche i dipendenti erano molto arrabbiati. Il Comune non ha pensato a nulla, doveva predisporre i bollettini e inviarli nelle case. Come se non bastasse non funzionava nemmeno l’applicazione web”. I tributi non sembrano essere l’unico problema dei rapporti tra amministrazione e cittadini.
Anche palazzo uffici, da poco ristrutturato, non garantirebbe un servizio efficiente. “Sono stati spesi milioni di euro per ristrutturare e organizzare gli uffici – spiega Sergio Gandi -, ma l’effetto è che si sono ingigantiti i problemi. Ci sono 20 sportelli, venti box polifunzionali, in cui i dipendenti non hanno alcun contatto con i colleghi. Rimangono isolati per tutto il tempo lavorativo. Esiste un solo totem e alla mattina si formano lunghe code”. Il disservizio più grave riguarda l’ufficio anagrafe. “Il back office è stato messo esattamente dalla parte opposta del palazzo rispetto agli sportelli – continua Gori -. E’ una dislocazione completamente anti funzionale. Nel progettare gli uffici nessuno si è premurato di consultare i dipendenti. E dove metteranno i 16 funzionari dell’ufficio tributi quando verranno spostati da via Sora?”
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