Straordinaria impresa del sardo (ma bergamasco d’adozione) Fabio Aru che giunge da solo sul traguardo di Montecampione, trionfando nella 15esima tappa dopo aver messo alla frusta i migliori. Il corridore dell’Astana ha rubato la scena a tutti i rivali nelle salite che agli appassionati di ciclismo non possono non collegare al ricordo del grande Marco Pantani. In lacrime all’arrivo, il sardo cresciuto nelle file del Team Palazzago del ds Olivano Locatelli, ha dedicato la vittoria a tutta la sua squadra.
Nella tappa che è passata per più di 60 chilometri da Bergamo Uran ha sofferto molto, cedendo altri secondi ma restando comunque in rosa. La gara è stata segnata dalla fuga a 12 (Paolini, Cunego, Felline, Ratto, Barbin, poi Geschke Cardoso, Hansen, Le Bon,Bouet, Torres e Rodriguez): scattati dopo pochi chilometri, i fuggitivi, massimo vantaggio 7’20", sono stati man mano ripresi nell’ascesa finale. Poi i fuochi d’artificio: Aru, con un’azione incredibile, ha fatto sua la tappa confermando quanto di buono dicono gli addetti ai lavori sul suo conto. Duarte si è piazzato secondo, poi Quintana.
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