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L'intervista

Seriate al voto, Amaglio: “Miglioriamo la vivibilità con sicurezza e pulizia”

Intervista a Damiano Amaglio candidato sindaco per le liste civiche ALBATRO e SERIATE SUL SERIO. "Migliorare la vivibilità della città, che vuol dire garantire più sicurezza, pulizia, maggiore fruibilità dei servizi".

Intervista a Damiano Amaglio candidato sindaco per le liste civiche ALBATRO e SERIATE SUL SERIO.

Quale è la priorità assoluta del vostro programma? Migliorare la vivibilità della città, che vuol dire garantire più sicurezza, pulizia, maggiore fruibilità dei servizi. Se poi vuol sapere quale sarà il mio primo atto dopo l’insediamento, le dico una cosa semplice ma significativa: toglieremo la porta blindata del quarto piano di piazza Alebardi dietro alla quale si è asserragliata una Giunta lontana dalla gente.

Se non ci fossero i vincoli del Patto di Stabilità quale opera o servizio realizzerebbe per Seriate? I 10 milioni bloccati dal patto sono tanti, ma sono anche pochi per tutte le cose da fare, soprattutto se si spendono in cose non prioritarie. Si consideri che l’unica opera fatta in questi 5 anni è il sottopasso ferroviario: 1,4 milioni (di cui 200mila euro regalati alle ferrovie!) che noi invece avremmo messo nelle scuole, nel cimitero e negli impianti sportivi. Comunque sto al gioco e dico che li userei su più fronti: un paio di milioni per compartecipare alla realizzazione del Palazzetto dello Sport, uno per ridare decoro al Cimitero, uno all’anno (per 5 anni) per un piano delle manutenzioni del patrimonio comunale. Il paio che restano? Sgravi e servizi che combattano la disoccupazione, la vera emergenza sociale dei prossimi anni.

Ai servizi sociali vengono destinate gran parte delle risorse del bilancio comunale. Quale politica intendete perseguire su questo fronte? Innanzitutto vorrei capire i risultati e gli effetti prodotti dalle tante modifiche regolamentari approvate in questi ultimi 3 anni: ha prodotto più equità o solo un risparmio di risorse? Condivido il percorso intrapreso per spostare a livello di Ambito Sociale alcuni servizi, purché questo non sia un allontanarsi dal cittadino da parte del comune scaricando le responsabilità su un soggetto virtuale. Sul fronte delle novità istituiremo l’Albo della badanti e l’Albo delle baby-sitter, in modo da affiancare le famiglie (centro delle nostre attenzioni) in alcune scelte importanti e difficili. Costi minimi ma servizi significativi: se ci sono le idee è possibile.

Crisi e lavoro. Quali interventi può mettere in campo l’amministrazione comunale? Il Comune non è un ufficio di collocamento, chi pretende questo sbaglia. E’ però il luogo autorevole dove innescare dinamiche virtuose che favoriscano lo sviluppo economico. Meno burocrazia, più attenzione degli uffici verso le imprese che avviano pratiche ed aprono procedure: certe attese sono inspiegabili. Schiena ritta, nessun servilismo, ma massima disponibilità. Le imprese danno occupazione, sono una risorsa da supportare e valorizzare, non delle spugne da spremere. Facile parlare di sgravi ed incentivi, e laddove i vincoli di bilancio lo consentiranno li prevederemo, ma più serio è immaginare la promozione di settori oggi dimenticati come l’agricolo, lo zootecnico, il caseario, o ancora, il turistico ed il culturale. Lì ci sono ampi margini, e l’Expo può essere la molla per partire. Infine sottolineo che da due anni lavoro ad un progetto che porti a riscrivere il sistema orientativo bergamasco, spero di far partire questa piccola rivoluzione da Seriate mettendo al centro la costruzione del progetto di vita. Ne beneficeranno tutti: imprese, scuole e famiglie.

Sicurezza. Negli ultimi mesi si sono verificati migliaia di furti in tutta la provincia. Quali provvedimenti può mettere in atto il Comune per risolvere l’emergenza? Un sistema di videosorveglianza più esteso ed efficiente, più personale in strada, sicurezza partecipata, coordinamento rigoroso tra forze dell’ordine. Bisogna curare la prevenzione ed il presidio, ma anche iniziare un lavoro culturale sulle nuove generazioni: se prevale l’indifferenza e l’apatia, se perdiamo il senso del rispetto tanto del bene pubblico quanto della proprietà privata, beh, saranno guai seri.

Giovani. Che ruolo avranno all’interno della vostra amministrazione? Ne saranno i protagonisti, questo è il tempo dei sons of 70‘s, dei figli degli anni 70, la generazione senza futuro a cui la storia ha assegnato il compito di lavorare per offrirlo alle prossime. I giovani saranno amministratori, interlocutori, destinatari dell’azione politica della mia Giunta, devo aggiungere altro? E vi assicuro che i primi a beneficiarne saranno bambini ed anziani. Nel programma elettorale avete un capitolo dedicato ad Expo 2015? Sì, ma bisogna correre. L’attuale amministrazione non ha previsto nulla, zero assoluto, nonostante abbia avuto tutto il tempo. Ora dovremo inseguire, pedalare forte, per provare ad essere parte di un evento di portata universale nonostante la zavorra di un bilancio 2014 che alla voce turismo e sviluppo economico prevede uno 0% di risorse stanziate. Con il progetto “Country Land” coinvolgeremo il mondo rurale ed enogastronomico, con un piano strutturale per il turismo dentro il Distretto Urbano del Commercio proveremo a raccogliere un po’ di indotto.

Quale partito voterà alle Europee? Tasto dolente…Per scegliere un partito oggi bisogna turarsi il naso, coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie. Tuttavia il voto europeo è fondamentale, dobbiamo mandare a Bruxelles genti che ci rappresenti e lavori per un Unione politica vera nel binario del popolarismo europeo degasperiano. Utilizzerò il sabato del silenzio elettorale per scorrere le liste e sceglierò qualcuno che sostiene Juncker, il candidato del PPE alla presidenza della Commissione.

Quale avversario teme di più e perché? Li rispetto tutti, ma non temo nessuno. Temo l’indifferenza della gente ed il voto superficiale ed ideologico. Farsi ritrarre accanto ad un ex sindaco notissimo o andare al gancio di leader politici nazionali che riempiono le piazze conta eccome, ma conta perché ci fa comodo che sia così; non abbiamo tempo di approfondire, di valutare, di scegliere, e allora lasciamo che siano gli altri a scegliere per noi. Premesso questo dico, con chiarezza, che il sottoscritto non è in campo per mera testimonianza… Vincere è una missione impossibile, una di quelle che ci piacciono di più.

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